MEPHISTOPHELES - eine Grand Tour
Anagoor
MEPHISTOPHELES - eine Grand Tour
Anagoor
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musica e sound design composti da
Mauro Martinuz
concepito, scritto e diretto da
Simone Derai
direzione della fotografia
Giulio Favotto
collaborazione alla regia
Marco Menegoni
riprese
Giulio Favotto, Marco Menegoni, Simone Derai
montaggio
Simone Derai e Giulio Favotto
coordinamento organizzativo
Annalisa Grisi
management e promozione
Michele Mele
produzione esecutiva
Centrale Fies / Laura Rizzo, Stefania Santoni
produzione Anagoor 2020
coproduzione
Kunstfest Weimar*
Theater an der Ruhr**
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / Museo Madre***
Centrale Fies
Operaestate Festival Veneto
in collaborazione con
Fondazione Campania dei Festival –
Napoli Teatro Festival Italia
Orto botanico e Villa Parco Bolasco -
Università di Padova
coproduzione del festival
«Tutto questo e varie altre circostanze concomitanti mi spingono e mi costringono a smarrirmi in regioni del mondo ove nessuno mi conosca. Parto solo, sotto nome incognito, e da quest'impresa apparentemente stravagante mi riprometto il meglio possibile» Così Goethe in una lettera al duca Karl August del 2 settembre 1786 annuncia il suo Grand Tour; partirà da Karlsbad il giorno seguente, verso le 3 del mattino, munito di un passaporto falso che recava il nome di Philipp Möller. Recuperando la tradizione del Grand Tour, il viaggio che nel Settecento portava giovani nobili a perfezionare la propria educazione in giro per l’Europa, anche Anagoor accompagna il pubblico in un Grand Tour che è sia teatrale, musicale e cosmico. Sotto il nome del demone che tentò Faust, Mephistopheles, Anagoor raduna il materiale video raccolto tra il 2012 e il 2018 in un unico viaggio per immagini attraverso le lacrime del mondo, musicato in un live set elettronico da Mauro Martinuz. Mephistopheles (colui-che-ha-in-odio-la-luce secondo una possibile etimologia greca; e il dispensatore di menzogne secondo una possibile etimologia ebraica) è un Grand Tour nelle zone buie del cosmo, lì dove scaturiscono insieme la tenebra e le sofferenze delle generazioni, il rapporto dell’uomo con la natura, con l’eros, con i compagni animali, con il tempo e con la tecnica, con l’assoluto: l’impossibile. La materia cinematografica di spettacoli teatrali come Lingua Imperii, Virgilio Brucia, Socrate il sopravvissuto, Faust, Orestea, è composta da immagini profeticamente raccolte nei musei e nei templi, nelle case di cura per anziani e negli allevamenti intensivi, tra macellai, pastori e pellegrini, in India, in Iran, ad Olimpia, sulla ferita campagna veneta e sul Vesuvio. L’enorme quantità di materiale inedito trova nuova composizione in questo concerto cum figuris. La compagnia Anagoor, nata a Castelfranco Veneto nel 2000, è l’alveo di una creazione aperta alla città e alle sue diverse generazioni, dove, nel tentativo di generare un’arte teatrale della polis, non trovano soluzione di continuità l’azione pedagogica nelle scuole, l’intervento sul territorio, il richiamo alla comunità, le produzioni della compagnia.