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GIOVANI TALENTI 2

Riccardo Porrovecchio/ Claudio Laureti/ Raffaella Cardaropoli/ Leonora Armellini

GIOVANI TALENTI 2

Riccardo Porrovecchio/ Claudio Laureti/ Raffaella Cardaropoli/ Leonora Armellini

10 Agosto 2021 | 21.00
Chiostro del Museo Civico,
Bassano del Grappa
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Prezzo: € 7

Accessibilità



Luogo alternativo
in caso di maltempo
Chiesa di San Giovanni

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Riccardo Porrovecchio violino
Claudio Laureti viola
Raffaella Cardaropoli violoncello
Leonora Armellini pianoforte

Robert Schumann
Quartetto per pianoforte in mi bemolle maggiore, op. 47
Sostenuto assai. Allegro
Scherzo. Molto vivace. Trio I et II
Andante cantabile
Finale - Vivace

Johannes Brahms
Quartetto n. 1 in sol minore, op. 25
Allegro
Intermezzo. Allegro ma non troppo e Trio: Animato
Andante con moto
Rondò alla Zingarese. Presto

Un eccezionale quartetto formato da alcuni fra i migliori talenti emergenti della musica classica: tutti under 30, tutti brillantemente diplomati e perfezionati in prestigiose scuole e accademie internazionali, premiati in importanti concorsi internazionali e già acclamati in prestigiose sale da concerto.
A partire dal violinista palermitano Riccardo Porrovecchio, 23 anni, studio del violino dall’età di 4 anni, e debutto come solista a soli 11 anni. Si è perfezionato con Salvatore Accardo e con Sonig Tchakerian, e ora è in master alla Staatliche Hochschule di Mannheim. Il giovane talento della viola Claudio Laureti, romano, diplomato a Santa Cecilia, poi un master a Losanna, e in perfezionamento tra Colonia, Dortmund e l’Accademia di Cremona, anche esibendosi come solista e con orchestre da camera in tutt’Europa. Raffaella Cardaropoli si è diplomata in violoncello a 14 anni. Premiata in molti concorsi nazionali ed internazionali, suona uno splendido violoncello di M. Albanus del 1702. Leonora Armellini, nata a Padova nel 1992, diplomata a soli 12 anni, è considerata uno dei più grandi talenti emergenti della musica classica.
In programma: il Quartetto op. 47 di Schumann, dal carattere intimo e delicato in una meraviglia di chiarezza e concisione che riesce a incorporare naturalmente tutte le caratteristiche chiave della musica da camera classica. Un puro omaggio all'ardente studio di Schumann dei maestri: Haydn, Mozart e soprattutto Beethoven. Insieme al Quartetto n. 1, op. 25 di Brahms, dal carattere appassionato, fino al travolgente ultimo tempo, con lo sfavillante Rondò alla Zingarese.