GIOVANI TALENTI 3
Vikram Francesco Sedona/ Luca Giovannini/ Alberto Ferro
GIOVANI TALENTI 3
Vikram Francesco Sedona/ Luca Giovannini/ Alberto Ferro
Accessibilità
Luogo alternativo
in caso di maltempo
Chiesa di San Giovanni
Condividi questo evento
Vikram Francesco Sedona Violino, Luca Giovannini Violoncello, Alberto Ferro Pianoforte
Ludwig van Beethoven
Trio per archi e pianoforte n. 1 in mi bemolle maggiore, op. 1
Allegro
Adagio cantabile
Scherzo. Allegro assai
Finale. Presto
Johannes Brahms
Trio n. 2 in do maggiore per archi e pianoforte, op. 87
Allegro
Thema mit variationen - Andante con moto
Scherzo. Presto e Trio: Poco meno presto
Finale. Allegro giocoso
Ancora un trio di formidabili giovani musicisti, questa volta poco più che ventenni, tutti laureati in prestigiose competizioni e già invitati in importanti stagioni musicali.
A partire dal violinista Vikram Francesco Sedona, del 2000, studi di violino dai 6 anni, proseguiti poi al Conservatorio di Venezia e all’Università di musica di Graz; il violoncellista
Luca Giovannini, anch’egli del 2000, diplomato brillantemente nel 2017 e ora alla Kronberg Accademy di Francoforte; e il pianista Alberto Ferro, nato a Gela nel 1996, inizio dello
studio del pianoforte a 7 anni, primo recital a 13. Tra i numerosi concorsi nazionali e internazionali in cui è stato premiato, spiccano: il Busoni di Bolzano (2015); il Premio Venezia
(2015); il Regina Elisabetta di Bruxelles (2016); il Telekom Beethoven" di Bonn (2017).
In programma il Trio n. 1, op. 1 di un Beethoven poco più che ventenne, ma la cui intensità espressiva prelude già alla grandezza futura. Nuova e vivace ricchezza di dialogo viene
qui immessa, rispetto al trio settecentesco, aprendo nuovi orizzonti per questa forma musicale. A partire dallo sviluppo dei vari movimenti, dall'Allegro iniziale, vivace e ben elaborato nel passaggio da un tema all'altro; all'Adagio cantabile dall’ intensità lirica ed espressiva già proprie del grande Beethoven, agli Scherzo e Finale dalla straordinaria maturità di invenzione tematica.
Segue il Trio n. 2, op. 87, fra le opere cameristiche più affascinanti di Brahms, “impregnata di un’allegrezza primaverile… che ha la bellezza di un Raffaello”. Un capolavoro indiscutibile, di eccezionale precisione e felicità d’invenzione.