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POSTO DI SBLOCCO

Gli Omini

POSTO DI SBLOCCO

Gli Omini

25 Luglio 2020 | 19.00
Villa S. Biagio,
Colceresa
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Prezzo: 10€ - prenotazione obbligatoria



Luogo alternativo
in caso di maltempo
Tensostruttura antistante chiesa di Mason

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Un racconto nato dall’ascolto delle voci di chi il territorio lo abita e dalle comunità che se ne prendono cura. Una narrazione collettiva trasformata in spettacolo teatrale, dall’abilità drammaturgica della compagnia Gli Omini.

di e con
Francesco Rotelli
Giulia Zacchini
Luca Zacchini

produzione
Gli Omini

con il sostegno della Regione Toscana

La residenza è parte del progetto “Comunità Cultura Patrimonio per il contrasto alla povertà culturale” sostenuto da Fondazione Cariverona

Uno spettacolo unico, nel vero senso della parola. Un prodotto 100% locale, frutto della residenza artistica de Gli Omini a Colceresa, tra le incantevoli colline dei ciliegi. In una settimana, la compagnia ha raccolto un frammento di presente: conversazioni, emozioni, memorie, saperi legati alla coltivazione delle ciliegie, attraverso l’ascolto delle voci di chi il territorio lo abita e delle comunità che se ne prendono cura. Una narrazione collettiva trasformata in spettacolo teatrale, in scena solo per una sera e solo per Colceresa, costruito dall’abilità narrativa e drammaturgica de Gli Omini, che da più di dieci anni costruiscono i loro spettacoli con le parole della gente che incontrano. Come piccoli esploratori si lanciano alla ricerca dell’umano, registrando conversazioni con abitanti e passanti, indagando il quotidiano per rendere memoria il tempo presente. Proprio con l’obiettivo di “far nascere il teatro dalle persone”, la compagnia ha girato l’Italia, indagando piccoli paesi e quartieri di città, alla ricerca delle vite degli altri, diventando nel tempo catalogatori di vite, trascrittori del racconto orale. Un teatro oggi più che mai necessario, al confine tra tradizione e contemporaneità, in un mondo in cui si rischia di abituarsi allo scetticismo e alla distanza sociale, e dove il riavvicinarsi passa anche attraverso lo spettacolo dal vivo.

Il progetto Comunità/Cultura/Patrimonio attiva processi di valorizzazione del territorio, grazie a pratiche creative che coinvolgono le comunità, ambientate in contesti di valore artistico, storico e naturalistico di cui promuovere: uso innovativo, appartenenza e conoscenza. Fanno parte del progetto, percorsi di narrazione e co-creazione collettiva, condotti da compagnie teatrali che hanno avviato processi di indagine per la narrazione drammaturgica di temi cari alle comunità coinvolte, a cui poi restituire, in forma di spettacolo teatrale, le loro stesse memorie, racconti e suggestioni. Attivando residenze d’artista, interviste, incontri, sopralluoghi, visite aziendali e utilizzo del medium digitale, gli artisti coinvolti, ognuno con i propri metodi d’indagine, hanno saputo costruire, alimentare e consolidare la relazione con le comunità locali, dalle quali hanno potuto apprendere l’immagine più autentica dei luoghi da esplorare. I primi a restituirci il loro percorso sono Gli Omini a Colceresa nell’anfiteatro naturale delle colline di Villa San Biagio; Carlo Presotto e Paola Rossi ci fanno arrivare nitida La voce degli alberi intorno al Roccolo di Mussolente; Diego Dalla Via a Lusiana Conco ragiona sugli influencer di origini cimbre che camminano su fondali d’oceano divenuti montagne e, insieme a Marta Dalla Via, ad Enego ci porta in un suggestivo colle che sembra racchiudere antichi saperi magici; Slowmachine anima le ex Prigioni di Feltre affrontando i temi della reclusione; infine Paola Rossi e La Piccionaia ci accompagnano a Nove città della ceramica alla scoperta del museo diffuso dedicato proprio a quest'arte.