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AL-JAHIM

Slowmachine

AL-JAHIM

Slowmachine

06 Settembre 2020 | 17.00
Ex Prigioni di Palazzo Pretorio,
Feltre
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Prezzo: 10€ - prenotazione obbligatoria


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Il Comune di Feltre rende fruibile al pubblico dall’estate 2020, il suggestivo sito delle ex Prigioni di Palazzo Pretorio che reca ancora evidenti le tracce del passato utilizzo risalente al ‘500 e mantenuto fino al 1965. Lungo il percorso, tra corridoi sotterranei e anguste celle, è ambientato Al-Jahim, in arabo le “pene dell’inferno”, un progetto site-specific di teatro immersivo che riflette sulla condizione di reclusione.

prima nazionale - coproduzione del festival ideazione Rajeev Badhan

una drammaturgia originale SlowMachine

ideazione Rajeev Badhan

La creazione è parte del progetto “Comunità Cultura Patrimonio per il contrasto alla povertà culturale” sostenuto da Fondazione Cariverona.

Il Comune di Feltre rende fruibile al pubblico, dall’estate 2020, il suggestivo sito delle ex Prigioni di Palazzo Pretorio che reca ancora evidenti le tracce del passato utilizzo risalente al ‘500 e mantenuto fino al 1965. Lungo il percorso, tra corridoi sotterranei e anguste celle, è ambientato Al-Jahim, un progetto site-specific di teatro immersivo che riflette sulla condizione di reclusione, nato dai processi di creazione nel territorio, parte del progetto Comunità Cultura Patrimonio, sostenuto da Fondazione Cariverona. Le prigioni, l’inferno della migrazione e la Divina Commedia, sono punti di partenza che incrociano significati e interrogativi sul nostro contemporaneo: Al-Jahim, che in arabo sono “le pene dell’inferno”, porta in scena i luoghi di detenzione come specchio di una realtà sommersa, una realtà che possa trovare e sollevare significati e interrogativi sulla contemporaneità. Una contemporaneità in cui le parole libertà e reclusione oggi risuonano con forse maggiore forza. Fondata da Rajeev Badhan, Elena Strada ed Eliseo Cannone, SlowMachine nasce nel 2012 come progetto artistico d’indagine sulla contaminazione delle arti, con l’esigenza di creare un polo che racchiudesse in sé l’ideazione, la realizzazione e l’interazione di lavori teatrali e video. Negli anni, ha coinvolto attivamente la provincia di Belluno con spettacoli in luoghi non teatrali, con incontri, laboratori e collaborazioni con le realtà del territorio.