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IL SENTIERO DEL RICCIO

Paola Rossi/ La Piccionaia

IL SENTIERO DEL RICCIO

Paola Rossi/ La Piccionaia

26 Settembre 2021 | 17.00 e 17.15
Sentiero del Riccio (loc. Molvena),
Colceresa
Prezzo: € 10 (prenotazione obbligatoria)



Luogo alternativo
in caso di maltempo
Rinviato al 16 ottobre

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Prima Nazionale
coproduzione Operaestate Festival Veneto

di e con
Paola Rossi e Carlo Presotto

Silent Play di comunità con gli abitanti di Molvena

 coproduzione
Operaestate Festival, La Piccionaia
 La creazione è parte del progetto “Comunità/Cultura/Patrimonio” sostenuto da Fondazione Cariverona
 
Lo sviluppo di questo prototipo si è realizzato nell’ambito del progetto “Comunità Artistiche Digitali”, di Fondazione Università Ca’ Foscari finanziato dalla Regione Veneto nell’ambito del progetto “Laboratorio Veneto”

Il territorio di Colceresa è caratterizzato da percorsi collinari dove ogni svolta regala nuovi paesaggi: ruscelli, boschi di acacia, vigneti e uliveti si susseguono lungo i tracciati e quando il sentiero imbocca le dorsali dei colli la vista si apre verso la valle.
Il Comune di Colceresa è impegnato nel ripristino e nella cura di questi percorsi e dà avvio con questo progetto, a una serie di passeggiate teatrali in silent play, in seguito a disposizione di tutti gli escursionisti. Si comincia quindi con il Sentiero del Riccio che si snoda attraverso boschi, corsi d’acqua, discese panoramiche e che verrà svelato agli spettatori da un’originale narrazione guidata, costruita dall’artista insieme alla comunità locale. Non mancano, su questo sentiero (e anche sugli altri, ciascuno dedicato a un animale diverso) le curiosità: a partire dalle storie degli alpini, con la nota osteria che riporta all’esterno proprio l’inconfondibile cappello alpino; ma anche la scuola materna e la sua architettura dalla storia bizzarra, dato che prima era stata un teatro e poi una fabbrica. Non solo storie di umanità e architetture: spazio anche alla preziosa biodiversità attraversata dal sentiero, con la sua vegetazione più amata – i ciliegi – e quella di più recente importazione, come gli ulivi.

Una narrazione che resterà a disposizione anche dopo lo spettacolo, da scaricare tramite QR code, per continuare ad ascoltare la storia della città dalla viva voce dei suoi abitanti e di chi ne conserva la memoria.

Si raccomanda di indossare scarpe e abbigliamento adeguato a passeggiate nella natura in zona collinare. Si chiede gentilmente di munirsi di coperta o stuoino per sedersi sull’erba.