IL FUOCO DI VENERE
Luca Scarlini
IL FUOCO DI VENERE
Luca Scarlini
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un racconto di Luca Scarlini
per la Casa-Museo di Antonio Canova
musiche
John Blow, Venus and Adonis, Jacques Offenbach, Invocation à Venus da La Belle Hélène, Ottorino Respighi, La nascita di Venere dal trittico botticelliano, Kurt Weill, Westwind da A touch of Venus, Giacinto Scelsi, Anahit. Poéme symphonique dedié à Venus, Frankie Avalon, Venus, Shocking Blue, Venus Velvet Underground, Venus in Furs
Afrodite, dea dell’amore, nel mondo classico aveva funzioni diverse per ogni aspetto dell’esistenza. Portatrice di vita e gioia, nella sua veste di crudele vulgivaga poteva spargere intorno a sé morte e distruzione, come William Shakespeare riassume magistralmente nel suo poemetto “Venus and Adonis”. Venere è la dèa che più ha dovuto mettersi in dialogo con i tempi che mutavano e il “comune senso del pudore”. Nella dimora-museo del creatore della suprema Venere italica, un racconto sulla Dea così come il mondo moderno l’ha rappresentata. Storie di statue che tornano dal passato come spettri, che sconvolgono gli spettatori e altre vicende della pericolosa rappresentazione della bellezza. Presenza nefasta di un passato inconfessabile: così piacque di raccontarla agli autori attratti dal lato gotico del mito. Scrittori come Prosper Mérimée (“La venere di Ille”), Joseph von Eichendorff (“La statua di marmo”) le hanno tributato inquietanti omaggi, poi ripresi con varianti ironiche da Henry James nel racconto “L’ultimo dei Massimi”. Un filo rosso dell’immaginazione che conduce dritto alla deliziosa fantasia di Antonio Baldini, Paolina fatti in là, in cui lo scrittore immagina di trascorrere una agitata notte nel museo Borghese, dividendo il marmoreo giaciglio con la meravigliosa statua canoviana. Un racconto sull’immagine della dèa, che oggi come ieri è il simbolo della potenza d’amore. Il tutto in vista della mostra che la Gipsoteca ospiterà da settembre 2015 ad aprile 2016: “Venere nelle terre di Antonio Canova”: guest star il marmo della “Venere che esce dal
bagno” proveniente dalla City Art Gallery di Leeds.
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In the house-museum of Canova, stories of statues that come back from the past like spectres of Veneri (Italian ones and by Canova) and that unsettle spectators, along with others episodes of the dangerous representation of beauty.