La Grande Guerra (Italia, 1959) di Mario Monicelli con Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Silvana Mangano, Folco Lulli, Bernard Blier, Romolo Valli, Livio Lorenzon, Nicola Arigliano, Tiberio Murgia, Mario Valdemarin, Achille Compagnoni (durata: 135’) Frutto della maturazione di uno dei più proficui “artigiani” del cinema italiano come Mario Monicelli, il film realizza perfettamente la fusione tra la critica di costume della commedia e una prospettiva di riflessione storica non edulcorata. Durante la Grande Guerra vengono arruolati un romano pigro e truffatore e un “lumbard” ante litteram, ladro e fanfarone. Una strana coppia di vigliacchissimi amici-nemici, interpretata da due strepitosi Sordi e Gassman. Il tono apparen­temente scanzonato conquistò il grande pubblico ma scatenò critiche feroci da critici e intellettuali dell’epoca. In realtà il film non voleva essere dissacratore, e non era nemmeno così tanto antimilitarista, semmai proponeva un esempio di patriottismo con buon senso, un patriottismo della gente semplice, che diventa eroica quando ce n’è bisogno. Eroi se è il caso... eroi per caso... eroi del caso.