NOS SOLITUDES
Julie Nioche
NOS SOLITUDES
Julie Nioche
27 August 2013 | 21:00
Prezzo: € 5,00
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Una performance poetica e suggestiva con l’interprete che, burattino e burattinaio insieme, comanda una serie di contrappesi per volare eterea nello spazio del palcoscenico.
Julie Nioche è una delle più interessanti giovani autrici francesi. Il suo lavoro, difficilmente inquadrabile in generi e categorie, mescola corpi, architetture, oggetti, suoni e luci, esplorando le relazioni e i confini tra performance e installazione. Ne è un’esempio “Nos solitudes”, opera immaginata da Julie Nioche intorno ad un corpo che sfida la forza di gravità. Una performance poetica e suggestiva con l’interprete che, burattino e burattinaio insieme, comanda una serie di contrappesi per volare eterea nello spazio del palcoscenico. Un corpo sospeso a mezz’aria, un involucro umano mosso da un’intricata matassa di fili, che volteggia a diversi metri da terra. In un nuovo rapporto con lo spazio e con la gravità, questo corpo vive l’esperienza della solitudine grazie a un sistema di riferimento inusuale. La danza si spinge verso una metafora scenica dei nostri legami e dei nostri appoggi. “Nos solitudes” parla di questi tempi, dove ci si raccoglie in se stessi per trovare un po’ di conforto, per trovare una soluzione che non dipenda da nessuno, la soluzione più vicina a sé. E’ attraverso il tempo e la misura dello spettacolo che il gesto si costruisce tra ciascuna delle nostre solitudini, tentando di riportare gli spettatori ad un ascolto di se stessi attraverso un decollo, perché ascoltarsi, darsi fiducia e esserne soddisfatti è un salto nel vuoto. Uno spettacolo di grande fascino, che si interroga sul bisogno di isolarsi, di allontanarsi da tutto e di sognare.
Julie Nioche è osteopata e coreografa. Danzatrice diplomata al C.N.S.M.D. di Parigi, è stata interprete per autori importanti come Odile Duboc, Hervé Robbe, Meg Stuart, Alain Michard, Catherine Contour, Emmanuelle Huynh, Alain Buffard, Jennifer Lacey. E’stata condirettrice fino al 2006, al fianco di Rachid Ouramdane, dell’associazione Fin Novembre. Nel 2007, con alcuni collaboratori prevenienti da contesti professionali differenti, ha creato A.I.M.E. - Association d’Individus en Mouvements Engagés. A.I.M.E. l’affianca nei suoi progetti artistici e lavora in particolar modo sulla cultura del gesto e delle rappresentazioni del corpo nel campo della danza, del lavoro sociale
e in ambito medico. Le coreografie di Julie Nioche portano la danza verso delle messe in scena semplici e plastiche, capaci di evocare stati fisici forti (cf. «XX with Alice» - 2001, «H2O-NaCl- CaCO3» - 2005, «Matter» - 2008 , «Nos solitudes» - 2010,…). I suoi lavori mettono in relazione permanente e interdipendente la danza, la scenografia, la luce e la musica, sviluppando ambienti artistici che creano una forte empatia con gli spettatori e stimolano le loro sensazioni. Julie Nioche restituisce alla danza, attraverso il suo linguaggio che alterna sensibilità e sensualità, una dimensione dimenticata di fabbrica dei corpi. Nel 2012 Julie Nioche realizza con Virginie Mira, architetto e scenografa, la pièce “Voleuse”, per quattro danzatrici e una grande elica.
Finestate Festival è una rete che unisce 6 festival di arti performative con una comune sensibilità verso le arti contemporanee: B.motion/Operaestate Bassano, Castel dei Mondi Andria, Short Theatre, Terni Festival, Contemporanea Festival Prato, Approdi Cagliari. Nel 2013 la rete prevede due azioni: una con l’Institut Français e Nuovi Mecenati nell’ambito del progetto France Dance/Transarte per ospitare Julie Nioche; l’altra con l’Ambasciata d’Olanda per ospitare Lotte Van Den Berg.
coreografia e performance
Julie Nioche
musiche
Alexandre Meyer
scenografia
Virginie Mira
sistema aereo
Haut + Court / Didier Alexandre e Gilles Fer
luci
Gilles Gentner
costumi
Anna Rizza
direzione tecnica
Christian Le Moulinier
foto
Agathe Poupeney
produzione A.I.M.E. with Le Manège de Reims - scène nationale coproduzione Le Manège de Reims, scène nationale, Le Vivat scène conventionnée danse et théâtre in Armentières con la collaborazione di ARCADI, il supporto di Bateau
Feu, scène nationale di Dunkerque, CENTQUATRE di Paris e la Maison Hermès. Grazie a Guillaume de Calan, Nicolas Gicquel, Gabrielle Mallet, e a la Ganterie Saint-Junien.