LA BICICLETTA VERDE
di Haifaa Al-Mansour
LA BICICLETTA VERDE
di Haifaa Al-Mansour
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Una piccola storia di emancipazione femminile, in una chiave di denuncia improntata ad affettuosità verso le protagoniste piuttosto che ad accesi toni polemici.
Riyadh, Arabia Saudita. Wadjda ha un grande sogno: poter comprare la bicicletta verde che fa capolino dalla vetrina del negozio; ma alle ragazze è proibito andare in bicicletta e deve escogitare un piano per trovare il denaro necessario a comprarla… A Venezia 2012 è stato un po’ il caso del festival perché, oltre che essere un piccolo grande film, è anche una sorta di manifesto contro l’oppressione delle donne, tanto da aver ottenuto il sostegno di Amnesty International. Si tratta, infatti, della prima pellicola girata da una regista in Arabia Saudita, paese dove le donne non hanno diritto al voto, né alla patente e dove persino il cinema nelle sale è bandito. Una piccola storia di emancipazione femminile, in una chiave di denuncia improntata ad affettuosità verso le protagoniste piuttosto che ad accesi toni polemici, il film scorre con piglio fresco e vivace e la deliziosa Waad Mohammed si dimostra un vero talento naturale. Da non perdere...
Con Waad Al-Masanif, Abdullrahman Algohani, Reem Abdullah, Sultan Al Assaf, Ahd Kamel (durata: 100’)