DEEP DISH
Chris Haring/Liquid Loft
DEEP DISH
Chris Haring/Liquid Loft
24 August 2014 | 22.30
Prezzo: € 15,00/12,00
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Tra live performance, articolate installazioni e affascinanti paesaggi sonori, l’atmosfera ricorda il cinema di Buñuel, Ferreri, Greenaway e Lars von Trier.
PRIMA NAZIONALE
Ultimo episodio di una trilogia in cui Chris Haring (Leone d’oro alla Biennale Danza 2007) con la sua compagnia Liquid Loft, esplora il motivo del giardino come espressione dello sforzo umano per il controllo delle cose nel flusso inesorabile della transitorietà. Frutti, strappati dal giardino, sono drappeggiati come un fugace, imponente monumento in suppurazione. Un pasto serale diventa così una sorta di natura morta surreale e laboratorio di una società guidata da nostalgia e curiosità, un
mondo in disfacimento che attraverso ciò che mangia denuncia la sua bulimia di forme e contenuti. Tra live performance, articolate installazioni e affascinanti paesaggi sonori, sulla scena si compie una parafrasi di esistenza che celebra la propria caducità. L’atmosfera ricorda “Il fascino discreto della borghesia” di Luis Buñuel, “L’abbuffata” di Marco Ferreri e il Peter Greenaway de “Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante”. Siamo spettatori di un banchetto al quale ci siamo autoinvitati. Sulla tavola abbandonata, dove troneggia la scultura precaria che accatasta cibo residuale, il totem consumistico diventa, da puro sfondo, il vero protagonista di un racconto per immagini. Le scansioni della fotocamera lo esplorano, l’occhio dell’obiettivo lo insegue, muovendosi come una danza. Una buccia d’arancia diventa così il cratere di un paesaggio punteggiato per un film di fantascienza non ancora girato. Paesaggi dai mondi paralleli tra animazione al computer e surrealismo, nati dall’incontro casuale tra una macchina fotografica e una fragola che giace su di un tavolo da dissezione. Mentre le immagini scorrono sullo sfondo, in primo piano l’azione coreografica mostra due corpi evocare una “Pietà” che dal puro marmo si fa di carne e sangue.
direzione artistica e coreografia Chris Haring
danzatori Luke Baio, Stephanie Cumming, Katharina Meves, Anna Maria Nowak
set consulting e sculture organiche Michel Blazy
sound design e composizioni Andreas Berger
light e stage design, drammaturgia Thomas Jelinek
National première
Third episode of the series “The perfect garden”, where Chris Haring (Golden Lion at the Biennale Dance 2007) and his company Liquid Loft investigate on the theme of garden. Fruits are draped like a transient, imposing monument in decay. The camera scans them in a perfect mix of dance and live cinema. An atmosphere that is mindful of Buñuel, Ferreri and Greenaway, for a dance show that in Austria was defined as one the best shows staged this year.
This event is made possible by INTPA – International Network for Dance and Performance Austria of Tanzquartier Wien from funds by BMUKK und BMeiA