LA CINGHIALA DI JESOLO
Marta Dalla Via
LA CINGHIALA DI JESOLO
Marta Dalla Via
27 August 2014 | 22.30
Prezzo: € 5,00
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Seconda parte di una piccola personale dedicata al lavoro di Marta Dalla Via. Anche questa volta va in scena un “posto veneto”, un micromondo marino sommerso, violentato dal fuori stagione. Il bellissimo testo di Tiziano Scarpa costruisce geografie emotive fatte di periferie umane. Squarci di lancinante crudeltà dove luoghi e persone si fondono in un unico organismo.
Seconda parte di una piccola personale dedicata al lavoro di Marta Dalla Via, che dice a proposito del testo scritto per lei da Tiziano Scarpa: “Anche questa volta un posto veneto. Qualcosa o, meglio, qualcuno che sento di conoscere come un parente. Questa volta Jesolo. Dopo un piccolo mondo alpino ecco un micro mondo marino. Sommerso. Violentato dal fuori stagione. C’è un filo conduttore fatto di geografie emotive, di periferie umane dove luogo e persone sono un unico organismo. Chi abita chi? Un paradosso. Un’ambiguità. Gente luccicante piena di ruggine. Il teatro è un posto destinato a creare mille declinazioni di spazio al suo interno. Mi interessa il viaggio temporale e mentale che le storie permettono di fare. In questo viaggio il posto non è una discoteca o un bagno della marina, ma una colonia estiva di ragazzi dove un giovane, appena uscito dal riformatorio, si ritrova a lavorare come aiuto cuoco. La colonia è un piccolo universo indipendente con regole, orari e giochi di relazione tutti suoi. Anche le dimensioni di questo posto sono alterate: pentoloni giganti che cuociono pastasciutte per trecento e piccoli piatti a misura di bambino. Tonnellate di peperoni gialli da tagliare e minuscole saponette. La deformità di una vita comune, con i suoi tic, le sue stranezze, i suoi orrori ci
mette di fronte al male quotidiano. Il testo di Tiziano Scarpa è per me un abito di crudeltà e leggerezza. Un abito carnivoro. Salato. Zuccherato. Da raccontare. Ora lo indosso”... Scrive Tiziano Scarpa: “C’era una volta una ragazzina molto ingenua, quasi minorata mentale, si chiamava Cristina… Cosa ridete, che è una storia triste. Io mangio tutto insipido, ho paura del sale. Il mio sangue l’ho assaggiato, è salato. Io la cattiveria ce l’ho dentro di me e non la racconto per finta. Ma ora sono diverso, ho conosciuto la Cinghiala”.
di Tiziano Scarpa
con Marta Dalla Via
scene Diego Dalla Via
costumi Licia Lucchese
direzione tecnica Roberto Di Fresco
2 classificato Premio off #4 2013
Teatro Stabile del Veneto
Premio Fondazione Antonveneta come migliore interprete
Una produzione Teatro Fondamenta Nuove e Fratelli Dalla Via