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LA TAVOLA DIPINTA

Luca Scarlini

LA TAVOLA DIPINTA

Luca Scarlini

29 July 2015 | 21.20
Piazza Duomo,
Castelfranco Veneto
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Prezzo: LIBERO con degustazione di prodotti tipici


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un racconto di Luca Scarlini sul cibo immaginato musiche di Francesco Cavalli Delizie contente che l’alma beate da “Il Giasone” Stefano Landi La passacaglia della vita Georg Friedrich Haendel La vendetta è un cibo al cor da “Silla” Nicola Porpora Quando penso esser disciolto bella bocca m’incatena eseguite da Sara Bino soprano
La tavola è tra i supporti più diffusi dell’arte del dipingere, ma allo stesso tempo nella sua veste di luogo di incontro e consumazione del cibo è argomento e soggetto di pittura. La convivialità, dalle antiche raffigurazioni del mondo classico (basti pensare alle scorribande di Ulisse e ai ricevimenti offerti dai Feaci) e medievale (la mitica round table che determinava l’esercizio della legge a Camelot) stabiliva bevande e cibi che avevano un ruolo simbolico nell’immaginario collettivo. La tavola dipinta è quindi in primo luogo una scorribanda tra sacro (le saghe di Noè e delle figlie di Lot, le ricette per l’Ultima cena) e profano, tra deschi imbanditi, fiasche spagliate (che nel mondo di Caravaggio significano desolazione e melanconia), maccheroni, verdure, erbe di campo (che salvarono la vita a così tanti affamati) e polenta. Il nutrimento sovrabbondante, spesso letale, presso le corti dei potenti, malati di gotta, e quello troppo stentato dei poveri, segnati dalla pellagra e dal rachitismo. Le ricette immaginarie del paese di Bengodi, e quelle realistiche delle cronache quotidiane studiate magistralmente nel secondo dopoguerra da Piero Camporesi, vanno quindi di pari passo in un viaggio tra le immagini dell’arte e i canti che hanno saputo celebrare le effimere gioie dello stare insieme a tavola, che per molti secoli furono per i più un doloroso e elusivo miraggio. Sullo sfondo la letteratura che sempre ha trattato questi temi, da Boccaccio al Folengo, ai numerosissimi trattatisti che discettevano della fame altrui, e delle delizie del proprio palato. Nell’occasione della mostra “Terre di Giorgione”, allestita per Milano-Expo 2015 al Museo Casa Giorgione, va in scena un vero e proprio showroom del territorio che racconta, con una formula originale, tutto il bello e il buono di queste terre. *** A table laid with food, stories and music, in order to narrate lunches of wandering kings, statues made of sugar and pieces of bread. These are the elements we will find at the “Terre di Giorgion” exhibition at Museo Casa Giorgione, set up on occasion of the 2015 Expo.