TORNERANNO I PRATI
Ermanno Olmi
TORNERANNO I PRATI
Ermanno Olmi
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(Italia, 2014) Fa male “il grande tradimento compiuto nei confronti di milioni di giovani e civili morti in quella guerra senza che sapessero perché”. Un film, partito su commissione, ma cresciuto con quell’amore per il cinema, per l’uomo e per gli ultimi tra gli uomini che da sempre sono il marchio di fabbrica di Ermanno Olmi.
(Italia, 2014) di Ermanno Olmi con Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Andrea Di Maria, Francesco Formichetti, Camillo Grassi, Niccolò Senni, Domenico Benetti, Andrea Benetti, Carlo Stefani (durata: 80’)
Fa male “il grande tradimento compiuto nei confronti di milioni di giovani e civili morti in quella guerra senza che sapessero perché”. Che fare? Un film, partito su commissione, ma cresciuto con quell’amore per il cinema, per l’uomo e per gli ultimi tra gli uomini che da sempre sono il marchio di fabbrica di Ermanno Olmi.
“Torneranno i prati”, dunque, è l’invito di Olmi, che cita anche Camus, “se vuoi che un pensiero cambi il mondo, prima devi cambiare te stesso”, per illuminare la cifra poetico-ideologica di un film sincero e profondo. Siamo sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 sugli Altipiani. Nel film il racconto copre l’arco di una sola nottata. Gli accadimenti si susseguono sempre imprevedibili: a volte sono lunghe attese dove la paura ti fa contare, attimo dopo attimo, fino al momento che toccherà anche a te. Tanto che la pace della montagna si trasforma improvvisamente in un luogo dove incombe gelido lo spettro della morte.

