GIANNI
Caroline Baglioni
GIANNI
Caroline Baglioni
31 August 2016 | 22.30
Prezzo: 5.00
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Premio Scenario per Ustica 2015 (Selezione In-Box)
Piccolo gioiello di minimalismo teatrale, capace di trasformare un materiale biografico intimo e drammatico in un rigoroso percorso di ricerca performativa. La traccia audio originale di un’esistenza spezzata, come il testamento beckettiano di Krapp, ispira un’efficace partitura fisica e gestuale. Un lavoro sulla memoria individuale, che sa entrare in empatia e al contempo scuotere lo spettatore.
“(...) Per iniziarci al suo ’Gianni’ Caroline Baglioni comincia da un’esplosione di scarpe spaiate sulla scena, un’esplosione di segni, di frammenti che, nel corso dell’ora di monologo, andranno a formare la linea sottile che divide il dentro dal fuori, il presente dal passato, il ricordo dal racconto, due spazi scenici che equivalgono ad altrettanti spazi, passaggi esistenziali. Come la vita di quello zio Gianni che faceva un po’ paura, perché strano, perché altro rispetto alla borghese normalità: una lotta continua tra poli opposti, tra attrazioni contrastanti, una ricerca costante di pace nell’analisi della differenza tra vivere e non vivere, tra amare ed essere amati, ’tra bene e male, tra scoppiare o scopare, tra masturbarsi e comportarsi’. (...) Nel 2004 la Baglioni trova tre cassette in cui lo zio, vent’anni prima, aveva inciso la sua voce, raccontato le sue giornate, i suoi pensieri purissimi, senza vergogna, senza pudore, come rivolto a un amico immaginario, a sconfiggere quello stato di solitudine che ci accompagna dalla nascita alla morte. ’Gianni’ (Premio Scenario per Ustica 2015 e Premio In-box 2016) è il risultato, profondo ed emozionante, di un lavoro di metabolizzazione del vissuto, dell’uomo, di una biografia intima e personale che, nella metamorfosi data dalla condivisione, diventa indagine sulla società e sulla natura dell’essere umano. L’attrice e drammaturga, in un semplice e leggero vestito rosa, restituisce vita e anima a Gianni, filtrandolo con una delicata prospettiva femminile che niente toglie all’intensità oscura della narrazione; la sua presenza fisica è potente e totalizzante e, grazie a un equilibrato e denso spartito di gesti, coreografie e musiche, riesce a rendere la voce rotta del protagonista tanto vicina, pungente, straziante. (...)”
Giulia Focardi (recensito.net)
Foto: C. Proia
ispirato alla voce di Gianni Pampanini
di e con Caroline Baglioni
supervisione alla regia
Michelangelo Bellani, c.l. Grugher
assistente alla regia Nicol Martini
luci Gianni Staropoli
suono Valerio Di Loreto
organizzazione Mariella Nanni
produzione La Società dello Spettacolo
residenze artistiche
Auditorium Santa Caterina
(Foligno InContemporanea)
L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
vincitore Premio Scenario per Ustica 2015
vincitore Bando In - Box 2016
