GIULIA TUBIA - JORGE CRECIS
The new room
GIULIA TUBIA - JORGE CRECIS
The new room
16 March 2017 | no one
Prezzo: evento a porte chiuse
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Dal 16 al 19 marzo saranno in residenza artistica al CSC Giulia Tubia e Jorge Crecis che porteranno avanti il nuovo lavoro The New room. residenza a porte chiuse.
Giulia Tubia è ballerina, pianista e manager per le arti dello spettacolo.
Si avvicina al mondo della danza e della musica all’età di sette anni, e fin dal primo anno di studio partecipa a numerosi concorsi pianistici aggiudicandosi il primo premio. Prosegue entrambi gli studi e nel 2003 si diploma in danza classica e contemporanea alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano. Nei due anni successivi frequenta l’Ecole Atelier Rudra Béjart Lausanne e si esibisce sia come danzatrice che come pianista in spettacoli e tournée in tutta Europa.
Successivamente si diploma in pianoforte al conservatorio di Trieste e termina col massimo dei voti il master in management per lo spettacolo realizzato dalla SDA Bocconi di Milano in collaborazione con l’Accademia del Teatro alla Scala.
Dopo uno stage al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles, nel 2008 si stabilisce in Olanda e lavora come responsabile di produzione per spettacoli teatrali presso la compagnia Gotra Ballet, il festival Culturanova di Heerlen, il Conservatorio e l’Università di Maastricht. Dal 2010 al 2013 gestisce l’intera attività della compagnia Gotra Ballet.
Contemporaneamente lavora come coach di lingua italiana per cantanti presso la compagnia Opera Zuid di Maastricht e nel 2013 è maestro collaboratore al pianoforte presso la stessa compagnia.
Nel 2016 torna in Italia e si dedica con passione all’insegnamento della musica e della danza.
Giulia al CSC porta avanti la ricerca del suo nuovo progetto The new room, una pièce in cui il performer subisce una trasformazione e raggiunge un altro stato d'essere. In questo senso è un progetto che indaga come la fisicità della danza possa generare e supportare uno stato mentale nuovo necessario per l’espressione e l’esecuzione della musica: spingere le capacità umane (abilità cognitive e del corpo) al limite, al fine di rimuovere tutte le sovrastrutture per arrivare al nucleo del sé e liberare la più intima espressione dell’artista.