Dance in Villa _ Gribaudi/Maffesanti/Martini/Pérez/Bolfe
Gribaudi/Maffesanti/Martini/Pérez/Bolfe
Dance in Villa _ Gribaudi/Maffesanti/Martini/Pérez/Bolfe
Gribaudi/Maffesanti/Martini/Pérez/Bolfe
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Quattro nuove creazioni per gli spazi sempre ispiranti di Villa Da Porto.
DANCE IN VILLA/PRIMA DANZA: IL RITO
coreografie di
Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti
ROOTCHOP
coreografie di Andrea Costanzo Martini
per 10 danzatrici NO Limita-c-tions
RESILIENCE
coreografie di Iván Pérez
per 20 danzatrici NO Limita-c-tions
LA MEMORIA DELL’ACQUA (ERO INVERNO)
coreografie di Tiziana Bolfe
Quattro creazioni per gli spazi sempre ispiranti di Villa Da Porto. Si comincia con “Dance in villa”, il progetto coreografico e di video arte guidato da Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti con la comunità di Montorso, giunto alla terza edizione, darà vita a una creazione multidisciplinare dal titolo “Prima danza: il rito”, che promuove il dialogo tra le culture, partendo dallo scambio di ricordi e pratiche relative alla memoria della prima danza. Si compone di coreografie e film girati nei suggestivi spazi di Villa da Porto e nei luoghi di Montorso.
Prima nazionale anche per il debutto di “Rootchop” con 10 giovani danzatori della rete NO Limita-c-tions. Una creazione di Andrea Costanzo Martini, giovane artista italiano già in prestigiose compagnie internazionali come Batsheva e Cullberg Ballet, ora avviato a una promettente carriera come coreografo. Saranno invece in 20 i ragazzi di NO Limita-c-tions coinvolti da Iván Pérez in “Resilience”. Per l’innovativa rete di insegnanti di danza contemporanea impegnati nella formazione dei giovani talenti e nella promozione di nuove creazioni è un’occasione preziosa di crescita offerta ai giovani artisti. Dopo avere per anni testato i progressi compiuti nel lavoro condiviso e prendendo parte ai progetti promossi da Bassano, sia col festival che con le attività del CSC, per la prima volta due coreografi internazionali emergenti creeranno per loro due coreografie che verranno presentate in vari contesti urbani durante il festival. Un ulteriore nutrimento messo a disposizione dei talenti più giovani per far sbocciare appieno il loro straordinario potenziale.
Completa il programma “La memoria dell’acqua (ero inverno)”, nuova creazione di Tiziana Bolfe che, oscillando tra danza, arte e architettura, andrà a celebrare la bellezza del corpo