(Francia, 2017) di Sou Abadi
con Félix Moeati, Camélia Jordana, William Lebghil,
Anne Alvaro, Carl Malapa (durata 88’)
Si può ridere dell’integralismo, dell’intolleranza, delle donne costrette sotto un velo nero, di uomini prepotenti che impongono assurde regole a donne cresciute tra le irrinunciabili libertà dell’occidente? Sfida raccolta dalla regista di origine iraniana Sou Abadi, con questa divertente commedia degli equivoci antioscurantista, una specie di A qualcuno piace caldo, aggiornato ai tempi del fondamentalismo islamico. In una banlieue parigina linda e pacifica, una sorella e due fratelli afghani vivono perfettamente integrati, finchè il maggiore, Mahmoud, non torna dallo Yemen radicalizzato e deciso a raddrizzare gli altri due, la sorella specialmente. Impedendogli innanzitutto di vedere Armand, il suo ragazzo francese. Che però trova una soluzione: indossa il burqa e si presenta da Leila come una fanciulla di nome Sheherazade. La ‘studentessa’ attrae però l’attenzione amorosa di Mahmoud e questo complica non poco le cose... Imperdibile!