(Usa, 2017) di Greta Gerwig
con Saorsie Ronan, Laurie Metcalf, Tracy Letts,
Lucas Hedges, Timothèe Chalamet (durata 93’)
Christine è un’adolescente inquieta di Sacramento; ciò che la circonda non la soddisfa affatto e, spinta da uno spirito anarchico e come atto di autoaffermazione, si ribattezza Lady Bird. L’ultimo anno di liceo passa veloce, tra recuperi scolastici, corsi di teatro, relazioni e amicizie, ma con un solo obiettivo: ottenere buoni voti per accedere ad un college sulla costa orientale, dove la vita sarà senz’altro più eccitante, in linea con la sua vena ribelle e artistica. Un racconto di formazione dalla musa del cinema indipendente newyorchese Greta Gerwig, originale e diretta nel raccontare le sfide tipiche dell’adolescenza. La protagonista Saoirse Ronan, candidata all’Oscar, è di un’energia contagiosa, ma più interessante ancora è la descrizione di una middle class impoverita che cerca di farcela con dignità. Un contesto che dà corpo al film (grazie ad attori impeccabili), insieme a molti dettagli che hanno la precisione delle cose vissute davvero.