Dopo l’indimenticabile Gloria, un altro potente ritratto femminile dal regista cileno Sebastian Lelio, premiato con l’Oscar al miglior film straniero e al Festival di Berlino per la miglior sceneggiatura. E’ la storia di Marina, cameriera e aspirante cantante, innamorata di Orlando, che ha vent’anni più di lei. Una sera, dopo aver festeggiato il compleanno, Orlando ha un malore e muore, lasciando la giovane donna distrutta dal dolore. E che subito dopo si ritrova bersaglio dei familiari di lui, il cui pregiudizio è alimentato dalla sua identità sessuale. Marina è transessuale e la sua è considerata una perversione da parte della famiglia, che preferisce incanalare il dolore in una pervicace ostilità. Un film sorprendente che non prende mai la strada facile dell’indignazione, puntando invece sulla coerenza e la fierezza di questa protagonista davvero fantastica (una straordinaria Daniela Vega).