(Francia, 2017) di Xavier Legrand
con Denis Ménochet, Léa Drucker, Thomas Gioria, Mathilde Auneveux, Mathieu Saikaly (durata 90’)
Premiato per la miglior regia a Venezia, un esordio fuori dal comune per il francese Xavier Legrand che, in un film compatto e asciutto, mette in scena gli effetti nefasti di una separazione. Miriam e Antoine Besson si sono divisi malamente. Davanti al giudice discutono l’affidamento di Julien, il figlio undicenne deciso a restare con la madre. Ma Antoine, aggressivo e complessato, vuole partecipare alla vita del ragazzo. Ad ogni costo. Il desiderio, accordato dal giudice, diventa fonte di ansia per Julien, costretto a passare i fine settimana col padre. Ambientato nella verde Borgogna, il film, mai apertamente violento, monta attimo per attimo attorno al corpo minuto di Julien e a quello patito della sua mamma, determinata a proteggere la sua famiglia e l’intimità negata. Uno degli esordi più intensi e potenti degli ultimi anni, capace di scavare un solco e di lasciare il segno nella mente e nel cuore. Da non perdere!