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BOGINO & FRIENDS

Bonigo & Friends

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Bonigo & Friends

01 August 2019 | 21.00
Chiostro del Museo Civico,
Bassano del Grappa
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Prezzo: intero € 7 ridotto € 5


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Un altro maestro della grande classica, impegnato nel Campus delle Arti, è protagonista di una speciale serata musicale con alcuni fra i miglori musicisti coinvolti nel progetto.
Konstantin Bogino pianoforte Marco Fiorentini violino primo Elio Orio violino secondo Mikhail Zemtsov viola Francesco Storino violoncello Claudio Montafia flauto Joseph Haydn Trio in Sol maggiore Hob.XV 25 Andante Poco Adagio Finale: Rondò all’Ongarese. Presto Ludwig Van Beethoven Serenata in re maggiore op. 25 Entrata. Allegro Tempo ordinario d’un Minuetto Allegro molto (re minore) Andante con variazioni (sol maggiore) Allegro scherzando e vivace Adagio Allegro vivace Aleksandr Porfir’evic Borodin Quintetto per pianoforte in do minore Andante Scherzo: Allegro non troppo Finale: Allegro moderato

Un altro maestro della grande classica, impegnato nel Campus delle Arti, è protagonista di una  speciale serata musicale con alcuni fra i musicisti insegnanti dello stesso. Konstantin Bogino è il rappresentante della quarta generazione di una famiglia di musicisti moscoviti uniti in legami di profonda amicizia a S. Richter, E. Gilles, A. Rubinstein e A. B. Michelangeli, nomi che hanno senza dubbio influenzato la sua formazione musicale. Nel 1978 lascia la Russia per trasferirsi in Jugoslavia e dal 1984 vive a Parigi. Si è esibito nelle più prestigiose sale di tutto il mondo e svolge un’intensa attività formativa e didattica, tenendo seminari rivolti a maestri pianisti, e masterclass nei più importanti Conservatori e Accademie. Il concerto si apre con il padre della forma musicale del trio, Josef Haydn, dove il pianoforte gradatamente perde la sua caratteristica di riempitivo, tipico del Barocco, per assumere una sua perfetta identità all’interno del dialogo strumentale a tre. Fiore all’occhiello del Trio è però il brillante Rondò all’Ongarese, con un motivo magiaro che rimbalza allegramente, aggiungendo un tono di spiritosa animazione all’assieme. La Serenata in re maggiore op. 25 è opera della giovinezza di Beethoven, dove tutto scorre con facilità e freschezza melodica in un gioco di armonie e di idee strumentali appartenenti alla migliore tradizione della musica pre-romantica. Chiude il concerto il Quintetto in do minore di Borodin composto mentre è in vacanza in Italia. Tra i lavori più significativi del suo primo periodo creativo, presenta quegli elementi melodici popolari che saranno alla base delle sue successive composizioni. LOGO Amici del Campus