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LA CLASSE

Fabiana Iacozzilli | CrAnPi

LA CLASSE

Fabiana Iacozzilli | CrAnPi

30 August 2019 | 22.30
CSC Garage Nardini,
Bassano del Grappa
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Prezzo: € 5


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Lo spettacolo selezionato quest’anno dal festival all’interno della rete In-Box è un “docupuppets per marionette e uomini”.

uno spettacolo di Fabiana Iacozzilli | CrAnPi collaborazione alla drammaturgia Marta Meneghetti, Giada Parlanti, Emanuele Silvestri collaborazione artistica Lorenzo Letizia, Tiziana Tomasulo, Lafabbrica performer Michela Aiello, Andrei Balan, Antonia D’Amore, Francesco Meloni, Marta Meneghetti scene e marionette Fiammetta Mandich luci Raffaella Vitiello suono Hubert Westkemper fonico Jacopo Ruben Dell’Abate produzione Giorgio Andriani, Antonino Pirillo co-produzione CrAnPi Lafabbrica Teatro Vascello Carrozzerie | n.o.t | con il supporto di Residenza IDRA e Teatro Cantiere Florida/Elsinor nell’ambito del progetto CURA 2018 | e di Nuovo Cinema Palazzo | e con il sostegno di Periferie Artistiche Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio

 

Un ringraziamento speciale ai compagni di classe Lo spettacolo selezionato quest’anno dal festival tra i segnalati della rete In-Box (partecipata da Operaestate), è un “docupuppets” dove i protagonisti sono dolcissime e realistiche marionette. In scena rappresentano i compagni di classe della regista-drammaturga Fabiana Iacozilli che, insieme a loro, ricostruisce i suoi ricordi di bambina, facendone uno spettacolo emozionante e unico sul tema del potere e delle vocazioni personali di ciascuno, con echi da La classe morta di Kantor. Lo spettacolo nasce dai ricordi della regista, e dalla consapevolezza che sarebbe stato più facile parlare in uno spettacolo teatrale della rigida educazione ricevuta da bambina nell’istituto gestito da suore che aveva frequentato fino al 1988. Da qui la ricerca degli ex-compagni di classe, le interviste, la ricostituzione di quella comunità che aveva condiviso esperienze quotidiane, a seguito della scomparsa della tanto temuta docente. In questa riflessione sul senso profondo del ricordo, in questa ricerca di pezzi di memorie andate, i compagni di classe hanno il ruolo fondamentale di bussola all’interno della creazione del lavoro, fino all’apparizione della domanda intorno alla quale lo stesso spettacolo s’interroga: “che cosa ci facciamo con il dolore?”; “cosa ogni essere umano è in grado di diventare a partire dal proprio dolore?”. Dal vuoto allora emerge un ricordo: una scena in cui la docente affida a Fabiana la regia di una piccola scena all’interno della recita per la festa della mamma. E decide, forse, insieme alla bambina, la sua vocazione...

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