DÜRER, il linguaggio della melanconia
Luca Scarlini/ Alberto Mesirca
DÜRER, il linguaggio della melanconia
Luca Scarlini/ Alberto Mesirca
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narrazione di e con Luca Scarlini con Alberto Mesirca chitarra
In occasione della mostra dedicata alle incisioni di Dürer della collezione Remondini, (fino al 30 settembre a Palazzo Sturm), lo storyteller e drammaturgo Luca Scarlini, accompagnato dalla chitarra di Alberto Mesirca, dedica una serata ai “fantasmi di Albrecht Dürer in Italia” proprio sulla splendida balconata del Museo, affacciata sul Brenta. Un racconto che traccia la linea di un discorso artistico ininterrotto, quello tra Germania e Italia: impegnate, come vuole il celebre quadro di Friedrich Overbeck che raffigura i due Paesi come damigelle, in un colloquio appassionato in un giardino magnifico. La presenza di Dürer in Italia, a Venezia, la presenza continua della sua arte nei territori veneti (dalla collezione dei Remondini, stampatori, all’arte severa di Cagnaccio di San Pietro) indica connessioni e trame tutte da esplorare. Quella presenza germanica arrivava in Italia nel momento in cui i due paesi stavano per separarsi culturalmente sull’onda della Riforma luterana e, proprio nei territori della Serenissima, si giocavano destini complessi: talvolta a Cittadella, città segnata da movimenti di eresia, altre volte a Thiene, il cui conte fuggiva a Ginevra, inseguito dall’inquisizione. Un racconto di luci e ombre, sullo sfondo dell’opera di uno dei maggiori artisti del Rinascimento.