FIGLI DELLA FRETTOLOSA
Compagnia Berardi Casolari
FIGLI DELLA FRETTOLOSA
Compagnia Berardi Casolari
MOD_CAMPIARTICOLO_MALTEMPO Teatro Remondini
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**AGGIORNAMENTO METEO**
A causa del maltempo previsto, lo spettacolo "I figli della frettolosa" della Compagnia Berardi-Casolari, del 29 agosto ore 22.00, andrà in scena al Teatro Remondini di Via SS.Trinità 8/c a Bassano. Invariato l'orario.
testo e regia
Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
con
Gianfranco Berardi
Gabriella Casolari
Ludovico d'Agostino
Flavia Neri
e con il coro di attori non vedenti e ipovedenti
luci
Matteo Crespi
assistente alla regia
Matteo Ghidella
produzione
Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse, Sardegna Teatro, Teatro dell'Elfo con il contributo di Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti
I Figli della frettolosa è uno spettacolo che affronta il tema della cecità e del senso che ha oggi la parola 'vedere'. In un mondo iper-eccitato dal bombardamento di immagini e suoni che sempre più neutralizzano i sensi forti, ovvero la vista e l'udito, l’attenzione dell’individuo è sempre più distante dalla vera conoscenza dell’essere, dall’essenza. Il punto di partenza di queste riflessioni è quello di un cieco, di chi guarda ma non vede, di chi percepisce differentemente. La cecità è messa in scena allo stesso tempo come esperienza di vita reale, fisica, e come concezione metaforica, sinonimo di una miopia sociale ed esistenziale. Bastoni bianchi ed andatura traballante, timorosa, ma anche ostinazione, entusiasmo, desiderio di rivalsa: un coro composto da persone non vedenti come emblema dell’umanità intera, allegoria di una società smarrita e insicura, ma mai arrendevole. Il progetto coinvolge infatti un gruppo di persone non vedenti ed ipovedenti del territorio, che porta in scena insieme agli attori della compagnia un affresco del contemporaneo attraverso il quale raccontarsi e nel quale riconoscersi. Dopo l’esperienza di Amleto take away, spettacolo con cui Berardi ha vinto il Premio Ubu 2018, questa nuova produzione conferma la capacità della compagnia di mettersi in gioco a 360 gradi e di creare reti e collaborazioni tra teatri e istituzioni, ma soprattutto tra persone.