Summary: Brevi duetti per coppie di spettatori, per un’indagine sull’empatia, ma anche sull’intimità e la convalescenza emotiva.
Data evento: 2020-08-21
Dove: Chiostro del Museo Civico
Prezzo: 10€
Orario: 15.00
Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"6386";}
Tipologia: Danza
prima nazionale - coproduzione del festival
coreografia Yasmeen Godder
con Vittoria Caneva Anna Grigiante Ilaria Marcolin Elena Sgarbossa
assistente alla coreografia Giovanna Garzotto
coproduzione Operaestate Festival Veneto
Da un anno e mezzo la Yasmeen Godder Company è impegnata nel progetto di ricerca Practicing Empathy, da cui sono fioriti performance, workshop ed eventi, ciascuno dei quali ha l’obiettivo di esplorare il concetto di empatia, con un’attenzione particolare a ciò che apre a livello emotivo, che fa identificare e connettere le persone l’una con l’altra, senza paura e diffidenza. Ma, a causa del virus, del distanziamento sociale e della conseguente paura del contatto, i tre step inizialmente previsti sono stati rielaborati dalla coreografa, in brevi duetti che possano essere un’esperienza condivisa per coppie di spettatori che possono entrare in contatto in sicurezza, trasformando i duetti in quartetti, aperti anche allo sguardo di spettatori che non interagiscono ma che possono connettersi a questa indagine sull’empatia, sull’intimità e sul bisogno di una convalescenza emotiva.
Summary: Brevi duetti per coppie di spettatori, per un’indagine sull’empatia, ma anche sull’intimità e la convalescenza emotiva.
Data evento: 2020-08-22
Dove: Chiostro del Museo Civico
Prezzo: 10€
Orario: 15.00
Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"6386";}
Tipologia: Danza
prima nazionale - coproduzione del festival
coreografia Yasmeen Godder
con Vittoria Caneva Anna Grigiante Ilaria Marcolin Elena Sgarbossa
assistente alla coreografia Giovanna Garzotto
coproduzione Operaestate Festival Veneto
Da un anno e mezzo la Yasmeen Godder Company è impegnata nel progetto di ricerca Practicing Empathy, da cui sono fioriti performance, workshop ed eventi, ciascuno dei quali ha l’obiettivo di esplorare il concetto di empatia, con un’attenzione particolare a ciò che apre a livello emotivo, che fa identificare e connettere le persone l’una con l’altra, senza paura e diffidenza. Ma, a causa del virus, del distanziamento sociale e della conseguente paura del contatto, i tre step inizialmente previsti sono stati rielaborati dalla coreografa, in brevi duetti che possano essere un’esperienza condivisa per coppie di spettatori che possono entrare in contatto in sicurezza, trasformando i duetti in quartetti, aperti anche allo sguardo di spettatori che non interagiscono ma che possono connettersi a questa indagine sull’empatia, sull’intimità e sul bisogno di una convalescenza emotiva.