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A partire dal 2007 la Città di Bassano del Grappa comincia a definire compiutamente, sia in senso progettuale che fisico, gli spazi della sua progettazione dedicata al contemporaneo nelle arti della scena. Nasce così il CSC, Centro per la Scena Contemporanea, condiviso e sostenuto dalla Regione del Veneto, attraverso un apposito accordo di programma. Il progetto intende strutturare e promuovere, in accordo e in rete con altri soggetti regionali e in dialogo con le maggiori realtà nazionali ed internazionali, i linguaggi del contemporaneo nei diversi campi delle arti sceniche.
Così oltre a sviluppare l’attività legata al teatro performativo (fisico, di immagine o di parola), si consolida ulteriormente il progetto CSC-Casa della Danza. Entrambi sono ispirati dalla necessità di dare stabilità all’innovativa politica che la Città di Bassano del Grappa ha attivato e perseguito negli ultimi anni, diffondendo la sua progettazione e programmazione per tutto l’arco dell’anno, promuovendo giovani artisti, la loro mobilità, la circolazione delle loro creazioni in diversi contesti, dal locale al transnazionale. Contribuendo all’emersione e alla valorizzazione di una scena veneta che si sta imponendo a livello nazionale e internazionale fra le più innovative e originali, come non accadeva da molto tempo.
Tutto questo grazie a una accorta e meditata politica di networking fra soggetti: festival, teatri, centri, operatori (regionali, nazionali ed europei) che condividono i medesimi obiettivi e azioni e animano le molte reti alle quali il CSC partecipa e che in molti casi ha contribuito ad attivare. Diventando ambasciatore della nostra cultura e dei nostri talenti all’estero, promotore di giovani artisti di ogni parte del mondo e dei nuovi linguaggi di cui sono interpreti. Perché l’innovazione è un’altra parola d’ordine del progetto bassanese, una ricerca continua che coinvolge artisti e pubblico, che propone esperienze estetiche ed approfondimenti, che intreccia conoscenze e contemplazione, rappresentazione e paesaggio. Per far emergere i transiti tra la memoria e la necessità del nuovo, per un necessario equilibrio tra passato e futuro, tra la migliore tradizione e l’irrinunciabile contemporaneità. Una progettazione culturale che ben si integra anche con l’identità del festival diffuso che ha l’ambizione di definire un vero e proprio distretto culturale evoluto, vale a dire un ambito territoriale che, grazie ai suoi attivatori culturali, può ridefinire la sua vocazione anche negli ambiti sociale ed economico oltre che culturale. Nella consapevolezza che la capacità innovativa alla quale sono chiamate le economie postindustriali dipende dalla capacità di creare un ambiente sociale favorevole alla produzione e alla circolazione di conoscenza.
Nel 2013 ben cinque delle progettualità dedicate alla danza sono sostenute dai programmi cultura dell’Unione Europea, qualificando il CSC tra i centri più attivi e innovativi in Europa.
In quest’ottica sono diversi i progetti attivati dal CSC.
English version below. Durante la settimana di B.Motion danza, dal 19 al 26 agosto, Bassano diventa la città della danza, con una programmazione intensa di spettacoli (tutto il programma qui) e una serie di attività collaterali: meeting, workshop, conferenze e ricerche aperte al pubblico…
SELEZIONE ASOLO FILM FESTIVAL. In collaborazione con Asolo Art Film Festival, Operaestate assegna tre menzioni speciali a opere sulla danza, che verranno proposte tutti i giorni al Museo Civico di Bassano dal 21 al 25 Agosto:
INNER FLAME (Israele, 2018) regia di Vidi Bilu - È la storia di Gali, una giovane donna sorda che sogna una carriera da ballerina in un’importante compagnia: alle audizioni, sceglie di “combattere” su un piano di parità nascondendo la propria sordità. Una pellicola che ricorda che la danza è un Diritto dell'Umanità, invitando a considerare diverse definizioni del concetto di eccellenza.
NATION OF MASKS (Francia, 2018) regia di Patrice Sanchez - Con colori vivaci, ritmo e sapiente composizione coreografica, Nation of Masks ci immerge nel mondo poco conosciuto degli spiriti sacri di Casamance, dove un'intera comunità partecipa a un rito che si trasmette e perpetua nel tempo.
MITTEN (Belgio, 2019) di Olivia Rochette, Gerard-Jan Claes - Mitten segue le ultime settimane di prove di Mitten wir im Leben sind, offrendo uno sguardo eccezionale sull'affascinante e articolato processo creativo e compositivo della coreografa belga Anne Teresa De Keersmaeker, della sua compagnia Rosas e del violoncellista Jean-Guihen Queyras.
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