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40 ANNI 40 PAROLE on line la pubblicazione di Operaestate

40 PAROLE PER 40 ANNI: UNA PUBBLICAZIONE DI PAROLE E IMMAGINI PER RIFLETTERE SULLA STORIA E IL PRESENTE DI OPERAESTATE
Oltre 50 co-autori tra artisti, professionisti del settore spettacolo, ma anche amici del festival, spettatori affezionati e cittadini di Bassano riflettono sul progetto Operaestate

Un lavoro di quasi un anno, che ha coinvolto lo staff e oltre 50 autori diversi, e che raccoglie quaranta parole che definiscono l’identità del festival e la sua continua evoluzione: è il glossario “40 ANNI 40 PAROLE”, disponibile  A QUESTO LINK   e presentato oggi in conferenza stampa dal Direttore del Festival, Rosa Scapin, e dall’Assessore alla Cultura, Giovannella Cabion.

Un progetto editoriale, frutto di un lavoro collettivo, nato nel corso del 2020: un anno importante in cui Operaestate ha raggiunto l’importante traguardo delle 40 edizioni, ma anche l’anno dello scoppio della pandemia, con tutti gli impatti che ha avuto sulla vita di ognuno e sullo stesso Festival.

Durante il primo lockdown, quindi, nei mesi di marzo e aprile 2020, lo staff del festival si è ritrovato a lavorare distanziato, ma connesso, trovando il tempo per riflettere insieme sul senso dei 40 anni di Operaestate, sulla storia ma anche sul futuro.

“Come ci immaginiamo il futuro? Quali sono gli impatti del Festival sul territorio in cui opera? E sulle comunità con cui è in dialogo? Sui cittadini, sul pubblico e sullo stesso staff?”
Sono queste le domande che hanno guidato diverse sessioni di brainstorming, durante le quali il team di Operaestate ha lavorato sui concetti che via via emergevano, restituendo una portata preziosa e di molteplici significati racchiusi in ciascuno dei concetti e dei valori emersi.

I valori condivisi sono poi diventati parole, e tra le tante emerse, il team ne ha identificate quaranta: una per ciascun anno di festival. A quel punto è iniziata la condivisione con artisti, operatori, stakeholder, cittadini, per arrivare a comporre un glossario a più voci, lasciando spazio e libertà ai singoli di proporre una propria definizione, di condividere ispirazioni.
Dopo questo lavoro di raccolta delle definizioni, è seguito il lavoro di curatela: il team editoriale e grafico si è preso cura dell’adattamento dei testi, delle traduzioni, della scelta dell’impaginazione e delle immagini, attingendo al grande archivio fotografico dei ricordi del Festival.

Le parole che si incontrano, rigorosamente in ordine alfabetico, vanno da Accessibile a Valore, passando per Benessere, Comunità, Partecipazione e molte moltissime altre, costruendo un mosaico composito che mette in luce le tante sfaccettature di un progetto che negli anni ha travalicato il limite temporale dell’estate, per abbracciare programmazioni e progettualità di respiro internazionale che vanno avanti tutto l’anno.

Ne nasce così un glossario, che non ha intenzione di fornire definizioni assolute o esaustive, ma di raccogliere la pluralità di voci, e delle persone, che in questi anni hanno condiviso col Festival un tratto di strada, per motivi artistici, per condivisione di progetti, o per adesione a comune sentire.