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SPEZZATO E' IL CUORE DELLA BELLEZZA

Piccola Compagnia Dammacco

SPEZZATO E' IL CUORE DELLA BELLEZZA

Piccola Compagnia Dammacco

28 Agosto 2020 | 22.30
Teatro Remondini,
Bassano del Grappa
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Prezzo: 5€


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In scena un triangolo amoroso, una storia d’amore narrata dai punti di vista di tutti e tre i personaggi, in una visione che nasce dalla convivenza tra la tragedia e l’umorismo, tra la prosa poetica e la danza.

coproduzione del festival 

con
Serena Balivo
Mariano Dammacco
Erica Galante

disegno luci
Stella Monesi

ideazione, drammaturgia e regia
Mariano Dammacco

produzione
Piccola Compagnia Dammacco / Infinito srl

con il sostegno di Mibact e di L’arboreto- Teatro Dimora | La Corte Ospitale - Centro di residenza Emilia-Romagna | Centro di Residenza della Toscana (Armunia - Capo- Trave/kwatt) e con la coproduzione di Operaestate Festival Veneto

Cos’è Amore? Quante forme può avere? Cosa non è Amore ma sembra esserlo? Come si nutre un Amore? L’Amore invecchia? Si ammala? Si può curare la sua malattia? E, nella vita di ognuno, chi deve o può rispondere a queste domande? Da questi interrogativi inizia l’ideazione e la realizzazione di Spezzato è il cuore della bellezza, tradotte in seguito in un dispositivo drammaturgico per affrontarle e condividerle con lo spettatore: il racconto di un cosiddetto triangolo amoroso, “lui, lei, l’altra”; un classico intramontabile della letteratura, dell’arte drammatica e della vita stessa. Un racconto che la compagnia prova a guardare dal punto di vista di ognuno dei tre protagonisti della storia, a collocare nella percezione di ognuno dei tre protagonisti, nella realtà di ognuno di loro fino a giungere a tre racconti uguali, ma diversi. A far da ponte tra il palco e la platea, l'interpretazione e i personaggi affidata a Serena Balivo. Uno spettacolo che si compone di immagini e racconti, accadimenti e pensieri, intrecciati tra loro così come le vite stesse dei tre personaggi protagonisti. In scena, le realtà di ognuno dei personaggi vengono offerte allo spettatore sotto forma di parole, di immagini, di danze, tutte collocate in una dimensione onirica, surreale, in una visione composta dalla convivenza tra la tragedia e l’umorismo, tra la prosa poetica e la danza.