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ONGON

Antonio Bertoni / Stefano Pilia / Paolo Mongardi

ONGON

Antonio Bertoni / Stefano Pilia / Paolo Mongardi

02 Settembre 2020 | 21.00
Chiostro del Museo Civico,
Bassano del Grappa
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Prezzo: 5€


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Il musicista Antonio Bertoni sceglie di utilizzare, per l’album Exuvia, lo pseudonimo di Ongon: anche la sua musica procede su traiettorie ipnotiche, e come strumento magico ha il gimbri, il basso africano.

Antonio Bertoni
guimbri, elettronica, percussioni

a cui si aggiungono, per l’occasione

Stefano Pilia (Zu, Rokia Traoré, Afterhours)
chitarra, elettronica

Paolo Mongardi (Zeus!, Fuzz orchestra, Giovanni Truppi)
batteria, percussioni

Un ongon è un importante strumento sciamanico abitato da spiriti, un oggetto magico antropomorfo, dai tratti più o meno realistici, che allo stesso tempo attrae e contiene spiriti; un feticcio. Allo stesso modo, alcune tradizioni, alcune melodie, alcuni ritmi, suoni e strumenti attraggono spiriti ed energie speciali. Anche per questo, Exuvia è il primo lavoro in cui Antonio Bertoni usa lo pseudonimo Ongon: la sua musica nasce da molteplici influenze e ricerche, tra cui la musica gnawa, l’elettronica e la musique concrète, ma anche musiche tradizionali africane e jazz. Serbatoio imprescindibile del suo lavoro è anche il prezioso contribuito di numerosi etnomusicologi e le registrazioni di musiche tradizionali, cui l’artista aggiunge traiettorie ipnotiche, tra sonorità ancestrali ed impulsi elettronici e psichedelici. Un viaggio tra tradizioni e sperimentazioni futuristiche, con uno strumento magico a far da guida: il guimbri, basso africano che unisce la percussione della pelle al timbro delle corde di budello, ma che Ongon crea servendosi di tanti altri strumenti musicali, tra cui alcuni autocostruiti, oltre che percussioni, chitarra, senza dimenticare l'elettronica e vari campionamenti.