PARINI SECONDO
300^ residenza artistica
PARINI SECONDO
300^ residenza artistica
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di: Parini Secondo
con: Sissj Bassani, Martina Piazzi
secondo cast: Camilla Neri, Francesca Pizzagalli
coreografia: Parini Secondo, liberamente ispirata a contenuti online
suono: Alberto Ricca/Bienoise
luce: Bianca Peruzzi
costumi e intrecci: Giulia Pastorelli
corde: MarcRope Milano
organizzazione: Margherita Alpini
con il supporto di: Network Anticorpi XL, AMAT Marche, Culture Moves Europe, Magdalena Oettl
altri supporti: Parsec Bologna, ORA (Sondrio, IT), KOMMA Production (Copenhagen, DK), ERASMUS+ program, Armunia (Castiglioncello, IT), CSC-Centro per la Scena Contemporanea (Bassano del Grappa, IT)
e la consulenza di: Camilla Rizzi, Lola Posani, Luigi Monteanni
Produzione: Parini Secondo, Nexus Factory
In residenza artistica negli spazi del CSC S. Bonaventura dal 13 al 27 novembre, Parini Secondo sceglie il salto della corda come pratica atletica e come elemento ritmico, nella sua nuova ricerca artistica dal titolo do-around-the-world.
In questo strumento, Parini identifica la potente unione tra l'atleta e il bambino, due figure eroiche che, insieme al poeta, condividono uno stretto rapporto con la morte (Jesi, 1958). Il salto, al contempo zoppìa e volo, è la danza stilizzata che conduce fuori dal labirinto, interpretata qui come negazione della condizione sistemica che ci vorrebbe immobili stesi a terra con gli occhi chiusi. Si può uscire dall’impasse come tamburi: creando un vuoto fisico in cui la pelle risuona ad/con ogni colpo, diventa eco delle parole sentite, diventa pietra che canta.
In una composizione elaborata insieme al musicista e ricercatore Alberto Ricca/Bienoise, la ripetitività illusoria del flusso rotatorio della corda intorno alle due danzatrici e saltatrici Sissj Bassani e Martina Piazzi diventa una spirale inesorabile che parabola il tempo dal reale al rituale. Ciò che viene prima, l’esercizio, è già tutto quello che viene dopo, è la danza. In questo binomio sportivo-rituale, si sviluppa un percorso di sublimazione della pratica atletica in cui la ripetizione occludente si trasforma in portale evolutivo. Il passaggio dalla sfera eserciziale a quella performativa avviene discretamente e per giustapposizione, velando il percorso iniziatico che li connette che si ispira al gioco della campana nella sua versione francese - l’escargot, una griglia spiralica numerata da compiere in andata e in ritorno saltando su un solo piede.
È proprio nella natura di quanto è sacro il poter essere udito, ma il voler essere visto in modo velato o il non voler essere visto affatto (Schneider, 2005).
Residenza parte di ResidanceXL, azione del Network AnticorpiXL.