ILENIA ROMANO (ResiDance)
307^ residenza artistica
ILENIA ROMANO (ResiDance)
307^ residenza artistica
Condividi questo evento
concept e danza Ilenia Romano
musica Stefano Scodanibbio, Voyage that never ends [I Voyage started, II Voyage interrupted, III Voyage continued, IV Voyage resumed]
produzione PinDoc
con il sostegno di Teatro del Carro/Residenza Artistica MigraMentiBadolato, Centro Nazionale di Produzione Virgilio Sieni, CSC-centro per la Scena Contemporanea/Bassano OperaEstate Festival Veneto, IntercettAzioni/CLAPS Circuito Lombardia, Centro di Residenza della Toscana (Armunia- CapoTrave/Kilowatt)
parte di ResiDance azione del Network Anticorpi XL
foto A. Ficai
“Una corda di contrabbasso ha una vita propria? Si scorda, tende, si contorce, vibra... Trova la sua personale accordatura e procede per escursioni termiche, muta con l’arido e con l’umidità. I suoi moti interiori la sfregano, la percuotono, la pizzicano. E intanto, i suoi umori producono timbri dentro una rete di movimenti estemporanei.”
My ever changing string è un lavoro di sperimentazione sul rapporto di assonanza- dissonanza-risonanza tra movimento e partitura musicale composta da quattro parti. Il suono di un unico ‘strumento corpo’ intesse un dialogo estemporaneo col suono del contrabbasso di Stefano Scodanibbio in Voyage that never ends. La trasformazione del corpo in movimento si fa scultura cangiante e (ri)sonante nel tempo e nello spazio, declinando ‘suono visibile’ in relazione al ‘suono udibile’ della musica. Tra le maglie di questo legame vengono così indagate le molteplici possibilità formali, di senso, d’immaginario, all’interno di una struttura coreografica definita nel macro che viene ogni volta rivissuta e ricreata nel micro (similarmente alla natura processuale della composizione musicale).
Le modificazioni di stato del corpo (indotto e/o dedotto dalla declinazione di diverse ‘qualità-textures’), in costante rapporto coi diversi parametri sonoro-cinetici, determinano cambiamenti a livello energetico, temporale, dinamico, percettivo e creano insieme alla musica una sorta di narrazione astratta fortemente evocativa.