UN'ALTRA BELLEZZA
Dancing in the Park
UN'ALTRA BELLEZZA
Dancing in the Park
26 Luglio 2015 | dalle 18.30 alle 20.30
Prezzo: LIBERO
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Parco di Villa Rossi - Santorso (VI)
h 16.00 Performance Grafico-Pittoriche
artisti di varie bellezze realizzeranno
un’opera corale in contemporanea
vibrazioni sonore e video Randomanti
ore 18.30 Dancing in the Park
con i danzatori di
No Limita-C-Tions
Dance for Health Italia
Una due giorni in cui la Villa e il Parco Rossi diventano palcoscenico e protagonisti di spettacoli, azioni artistiche, riflessioni, per indagare il concetto di bellezza. E ricercando parallelamente il corpo architettonico, quello del complesso di Villa Rossi in particolare, e il corpo umano con le sue fragilità e la sua variegata bellezza. Per farlo sceglie di ospitare il 25 luglio il teatro-danza dei Thierry Parmenthier all’interno della villa. Assieme alla Compagnia TREpieds il danzatore coreografo riaccenderà di vita Villa Rossi conducendo il pubblico attraverso le sue stanze, raccontando il confine spesso sottile fra vizio e virtù, fra immaginazione e realtà. Il 26 luglio invece il progetto di danza urbana si svilupperà nel parco della villa con gli artisti della rete No Limita-C-Tions e di Dance for Health Italia - Progetto Parkinson, che condividono la continua ricerca dell’equilibrio, della coordinazione e della relazione Corpo-Spazio. Il complesso urbanistico della villa e del podere di Alessandro Rossi a Santorso costituisce un singolare episodio della storia dell’architettura veneta del secondo ‘800, frutto della collaborazione tra il potere industriale scledense di Alessandro Rossi e l’architetto vicentino Antonio Caregaro Negrin. Nel 1862 Alessandro Rossi aveva iniziato l’ampliamento della sua azienda tessile che avrebbe avuto tra il 1870 e il 1880 il massimo sviluppo con la creazione dei quartieri operai di Schio e di Piovene-Rocchette. Il 28 Marzo 1865 acquistò dalla famiglia Prosdocimi l’antica villa Bonifacio-Velo di Santorso per farne un’oasi di pace per la sua famiglia e per creare un “Podere Modello “ con i più avanzati sistemi di produzione agricola. Nell’attuare il vasto complesso della villa, l’architetto Antonio Caregaro Negrin tradusse in originali architetture il suo linguaggio eclettico.