IL CANTO DELLA CADUTA
Marta Cuscunà
IL CANTO DELLA CADUTA
Marta Cuscunà
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di e con Marta Cuscunà progettazione e realizzazione animatronica Paola Villani assistente alla regia Marco Rogante
co-produzione Centrale Fies, CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile di Torino, São Luiz Teatro Municipal | Lisbona in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano, A Tarumba Teatro de Marionetas | Lisbona Marta Cuscunà fa parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies
In scena insieme a corvi meccanici e a due personaggi ispirati alla street art di Herakut, Marta Cuscunà – vincitrice del Premio Hystrio “Altre Muse” 2019 – continua il proprio viaggio dedicato al tema della resistenza, recuperando un’antica tradizione popolare: quella del regno di Fanes. Il mito di Fanes è una tradizione popolare dei Ladini, una piccola minoranza etnica che vive nelle valli centrali delle Dolomiti; è un ciclo epico che racconta di un regno pacifico guidato da donne regine, distrutto dall’inizio di un’epoca del dominio e della spada. Il canto della caduta recupera racconti lontani per riflettere sulla contemporaneità, quella che vede il mondo immerso in un sistema di guerre incessanti, come se fossero parte inevitabile del destino dell’umanità. Allo stesso tempo è uno spettacolo che vuole portare alla luce il racconto di “come eravamo”: di quell’alternativa sociale auspicabile per il futuro dell’umanità, presentata sempre come un’utopia irrealizzabile e che, invece, forse, è già esistita. Accanto al tema, importante è anche l’uso dei corvi anima tronici in scena, progettati e realizzati dalla scenografa Paola Villani, e voluti dalla Cuscunà per scardinare e rivoluzionare l’immaginario del teatro di figura, attraverso l’utilizzo di tecnologie comunemente applicate al mondo degli effetti speciali cinematografici.