GRACES
Silvia Gribaudi (Italia)
GRACES
Silvia Gribaudi (Italia)
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drammaturgia Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti coreografia Silvia Gribaudi con Siro Guglielmi, Silvia Gribaudi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo disegno luci Antonio Rinaldi direzione tecnica Leonardo Benetollo collaboratori artistici Chiara Frigo, Giulia Galvan, Francesca Albanese, Matteo Maffesanti, Giovanna Garzotto. prodotto da Zebra; coprodotto da Santarcangelo Festival con la collaborazione di Klap - Maison Pour la danse Marsiglia, Centro per la Scena Contemporanea/ Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa, Orlando Bergamo. con il sostegno di: Lavanderia a Vapore Centro di Residenza per la danza regione Piemonte, L’arboreto - Teatro Dimora | La Corte Ospitale Centro di Residenza Emilia-Romagna, ARTEFICI - Artisti Associati di Gorizia, Dansstationen, Danscentrum Syd, Skånesdansteater Malmö Svezia, Centro di Residenza Armunia/CapoTrave Kilowatt
Graces è il nuovo lavoro di Silvia Gribaudi, ispirato alla celebre scultura di Antonio Canova e al concetto di bellezza che vi è incarnato. Proprio nel Museo Civico di Bassano, tra le collezioni canoviane, Silvia e i tre danzatori impegnati con lei nel lavoro, si sono incontrati e hanno esplorato i primi passi di questa intelligente ed esilarante creazione. L’ispirazione è dunque mitologica: le Tre Grazie, figlie di Zeus -Aglaia, Eufrosine e Talia-erano creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità. Silvia mette in scena con lei, tre corpi maschili, tre danzatori dentro a un’opera scultorea che simboleggia la bellezza, in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura. In scena anche l’autrice che ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni, elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts.
Who would the Three Graces be today? What do we mean by ‘grace’? How can it be embodied and understood? Graces is a project inspired by Antonio Canova’s sculpture The Three Graces and by Greek mythology: Zeus’ three daughters - Euphrosyne,Aglaea and Thalia - radiated splendour, joy and prosperity. Three male figures take the stage, dancing to the rhythm of nature in a space that is suspended between the human and the abstract, free from stereotypical male and female roles.