Eli Keszler è un compositore e percussionista attivo a New York. Stadium è il suo nono disco da solista e racconta del suo trasferimento da Brooklyn a Manhattan, dove ha prodotto l’album. Il costante movimento sfocato e i paesaggi in continua mutazione della frenetica isola lo hanno aiutato a modificare e rimodellare il suo suono. Keszler viene spesso scambiato per un musicista elettronico, a in realtà i suoi suoni sono grezzi e naturali, prodotti dal vivo. Pur giocando con la musica creata digitalmente, le sue composizioni sono fatte in diretta senza elaborazione. In Stadium, Keszler utilizza l’esperienza vissuta per realizzare il suono più ampio che ha creato fino ad oggi trasformando registrazioni effettuate sul campo in punti di partenza per la composizione. Il risultato è una rete di suoni e corpi che si muovono continuamente, oscillando e girando su se stessi e riescono in qualche modo a emulare la sensazione di perdersi in mezzo alla folla, di tempo che rallenta mentre il mondo accelera intorno a te. Mentre è impegnativo e molto complesso nella sua costruzione, è un album straordinariamente facile all’orecchio, che combina la destrezza strumentale con uno stile senza tempo.