ALESSANDRO SCIARRONI
Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (estratto) + Op. 22 No. 2
ALESSANDRO SCIARRONI
Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (estratto) + Op. 22 No. 2
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Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (Estratto)
Pièce creata nell'ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO
coreografia e regia Alessandro Sciarroni
azione e creazione Simone Arganini, Margherita Elliot, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini, Stefano Sardi
interpretazione Estratto Simone Arganini, Stefano Sardi
musiche John Cage, Stefano Sardi
abiti Ettore Lombardi
Op. 22 No. 2
di Alessandro Sciarroni
con Marta Ciappina
musica Jean Sibelius (Op. 22 No. 2, "Tuonelan joutsen")
costumi Ettore Lombardi
cura, promozione e sviluppo Lisa Gilardino
produzione esecutiva Chiara Fava
cura tecnica Valeria Foti
Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE–PARIS e della Triennale Milano Teatro 2022-2024
L’opera Op. 22 No. 2 nasce nell’ambito della rete “Swans never die”: progetto di Lavanderia a Vapore (Piemonte dal Vivo) Operaestate Festival; Triennale Milano Teatro; Fondazione Teatro Grande di Brescia; Festival Bolzano Danza; Gender Bender International Festival; “Memory in Motion. Re-Membering Dance History (Mnemedance)” – Università Ca’Foscari Venezia; DAMS–Università degli Studi di Torino.
Il festival torna ad abitare con la danza l’architettura delle Bolle Nardini, opera di Massimiliano Fuksas, con un estratto di Dialogo Terzo: In a Landscape creato da Alessandro Sciarroni nell’ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO e con la sua recente creazione: Op. 22 No. 2. con Marta Ciappina.
In a landscape è una creazione che riprende il titolo di un brano di John Cage, composto per “calmare la mente e aprirla ad influenze divine”, e che indaga una nuova forma di tenerezza, attraverso l’aspetto più leggero e misterioso della ripetizione di un gesto, che sembra avere un’energia opposta rispetto alla pazienza, alla fatica, e all’ostinazione dell’azione, ma in cui si intuisce una serena determinazione, un atto d’amore estremo.
Op. 22 No. 2 è invece il titolo di un assolo coreografato da Alessandro Sciarroni, ispirato al poema sinfonico del compositore finlandese Jean Sibelius: Il cigno di Tuonela e basato sul poema epico Kalevala della mitologia finlandese.
Il solo coreografico viene interpretato da Marta Ciappina, danzatrice con la quale Sciarroni collabora da diversi anni, e con la quale, durante il percorso creativo, ha condiviso video e passi di pratiche coreografiche che sono state e sono fondanti del loro percorso artistico: da Trisha Brown ai video di musica pop anni ottanta e novanta, creando le basi per un linguaggio/scrittura comune.
A partire da questi materiali si sono addentrati in un lavoro di scrittura coreografica, fino a un dispositivo non solo di movimento, ma anche di ascolto, che spettatori e spettatrici scopriranno attraversando la creazione.
Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle Performing Arts con alle spalle diversi anni di formazione nel campo delle arti visive e della ricerca teatrale. I suoi lavori vengono presentati in festival di danza e teatro contemporanei, musei e gallerie d’arte, così come in spazi non convenzionali. Tra i vari riconoscimenti, gli viene assegnato nel 2019 il Leone d’Oro alla carriera per la Danza. Il suo lavoro può utilizzare alcune tecniche e pratiche derivanti della danza, come da altre discipline come il circo e lo sport.
Oltre al rigore, alla coerenza e alla nitidezza di ogni creazione, i suoi lavori tentano di svelare, attraverso la ripetizione di una pratica fino ai limiti della resistenza fisica degli interpreti, le ossessioni, le paure e la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di una dimensione temporale altra, e di una relazione empatica tra spettatori e interpreti.