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SIMONA BERTOZZI

Onde

SIMONA BERTOZZI

Onde

16 Agosto 2023 | 21.00
CSC San Bonaventura,
Bassano del Grappa
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Prezzo: Unico € 10

Accessibilità


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ONDE prende forma attraverso una scrittura coreografica, gestuale e musicale che si espande nel susseguirsi del dialogo tra posture mutevoli, vibranti e desideranti

progetto e coreografia Simona Bertozzi
danza Arianna Brugiolo Rafael Candela Valentina Foschi
musica originale eseguita dal vivo Luca Perciballi
disegno luci Rocio Espana Rodriguez
costumi Vicini d’Istanti
foto Luca Del Pia
produzione Nexus 2022
coproduzione con Festival Danza Estate, Operaestate Festival/CSC Bassano del Grappa
con il sostegno di MiC, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna
progetto iniziato in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin 2021
residenze creative CSC Centro per la scena contemporanea, ALMASTUDIOS Bologna, Artists in ResidenSì Bologna

La nuova creazione di Simona Bertozzi incorpora il flusso continuo delle immagini e la necessità di rigenerarsi nel ritmo presente, in The Waves/Le Onde, il play-poem di Virginia Woolf. Onde è l’energia, l’impeto energetico e l’orizzonte visionario di giovani presenze e corporeità. Una pratica performativa, coreografica e musicale in cui andature individuali e azioni corali scandite coesistono e si accordano al moto sonoro e a geometrie collettive dai movimenti lenti e irruenti. Sono ondate di corpi fluttuanti che segnano, battono, vacillano e attraversano lo spazio come falene attratte dalla luce. Il ritmo scandisce le andature individuali e le azioni corali, evidenziando l’unanime ostinazione al galleggiamento e allo slancio dell’emersione, accordandosi al moto sonoro riproponendo ondate di corpi nel loro presente vertiginoso e polifonico. Una porta che si apre e una tigre che balza sono due tra le moltissime e potenti immagini che Virginia Woolf consegna ai lettori nella sua opera The Waves e che Bertozzi traduce in una danza sempre mutevole e inesauribile, che apre lo spazio alla giovinezza dei tre interpreti, alla loro ostinazione e fragilità. Una traduzione in danza che è partita dall’estrapolazione di alcune citazioni e parole chiave dall’opera di Woolf: soprattutto elementi testuali che riconducevano a condizioni ambientali o corporee, da cui procedere tracciando schemi e geometrie corali nello spazio. A completare il processo artistico, l’azione musicale di Luca Perciballi con proposte ritmiche e sonore che diventano il quarto corpo in scena nel lavoro.