MARCOS MORAU - LA VERONAL
Sonoma
MARCOS MORAU - LA VERONAL
Sonoma
Accessibilità
Luogo alternativo
in caso di maltempo
Teatro Remondini
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ideazione e direzione artistica Marcos Morau
coreografia Marcos Morau (in collaborazione con i danzatori)
danzatori Alba Barral, Angela Boix, Julia Cambra, Laia Duran, Anna Hierro, Ariadna Montfort, Núria Navarra, Lorena Nogal, Marina Rodriguez
testo El Conde de Torrefiel, La Tristura, Carmina S. Belda
répétiteurs Estela Merlos, Alba Barral
consulenza artistica e drammaturgica Roberto Fratini
assistente vocale Mònica Almirall
direzione tecnica e luci Bernat Jansà
direttore di scena, oggetti di scena ed effetti speciali David Pascual
suono Juan Cristóbal Saavedra
voce María Pardo
scenografia Bernat Jansà, David Pascual
costumi Silvia Delagneau
sartoria Ma Carmen Soriano
modisteria Nina Pawlowsky
maschere Juan Serrano (gadget effetti speciali)
creazione giganti Martí Doy
oggetti di scena Mirko Zeni
produzione e logistica Cristina Goñi Adot
direzione di produzione Juan Manuel Gil Galindo
coproduzione Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Tanz im August/HAU Hebbel am Ufer, Grec 2020 Festival de Barcelona – Institut de Cultura Ajuntament de Barcelona, Oriente Occidente Dance Festival, Theater Freiburg, Centro de Cultura Contemporánea CondeDuque, Mercat de les Flors, Temporada Alta, Hessisches Staatsballettnel contesto di Tanzplattform Rhein-Main, Sadler’s Wells
in collaborazione con Graner – Fàbriques de Creació and Teatre L’Artesà
progetto beneficiario del progetto di cooperazione transfrontaliero PYRENART, nell'ambito del programma Interreg VA program Spain-France-Andorra POCTEFA 2014-2020 - European Regional Development Fund (ERDF)
con il supporto di INAEM – Ministry of Culture and Sports of Spain and ICEC –Department of Culture of the Generalitat de Catalunya
“Sonoma non è una parola che si trova in un dizionario. Tuttavia, contiene fonemi dal greco soma (corpo) e dal latino sonum (suono): Corpo sonoro e suono del corpo.”
Il coreografo spagnolo Marcos Morau, considerato un visionario e consacrato alla fama internazionale, guida in Sonoma La Veronal, la compagnia di danza fondata a Valencia nel 2005 formata da artisti provenienti dal mondo del cinema, della fotografia, della letteratura e della danza. Realizzata per nove interpreti, Sonoma è una continuazione della ricerca del coreografo iniziata con Le Surréalisme au service de la Revolution per il Ballet de Lorraine. Entrambe le opere sono ispirate al mondo di Luis Buñuel, maestro del cinema surrealista: Morau fa riferimento sia all’arte del regista spagnolo, ma anche al suo vissuto personale diviso tra disciplina di stampo Gesuita e la libertà, al suo pensiero critico e politico, e alla sua passione per il tamburo di Aragona.
Sonoma, per Morau, è il suono del corpo che cade, la rabbia che gli esseri umani provano per dimostrare agli altri e a se stessi di essere vivi, di essere ancora svegli. Sonoma è, quindi, il grido dell'uomo sottoposto a questo ritmo: emerge, qui, l’urlo primitivo del corpo, considerato il battito dell'umanità per sopravvivere e sentirsi viva. Esistere, anche se al limite della realtà, o al di sopra di essa. Sonoma è la certezza che il virtuale e il digitale possono essere superati solo tornando all'origine, al corpo, alla carne, in un viaggio onirico dove le cose ordinarie diventano strane, rinunciando all’abilità di costruire significati, comunicando così con i lati più irrazionali di ogni esseri umano. Perché Sonoma ha anche un altro significato in una lingua indigena: la Valle della luna. Secondo il mito, la luna si annida nelle sue pianure ogni notte. E le urla, gli strilli e i battiti del tamburo creano un ritmo ipnotico e gentile, e come una ninna nanna per bambini, invece di stimolare, creano una sensazione di calma in noi.
Morau fonde l’opera, la danza e il teatro fisico, in un lavoro ricchissimo di temi e citazioni, di suggestioni etiche ed estetiche, ma anche di violenza e di dolore represso che emerge lentamente. Mettendo insieme, in ricordo sempre di Buñuel, i simboli del folklore, come i tamburi di Aragona, della religione, del cinema e della storia dell’arte, in una creazione di stupefacente energia e bellezza, le danzatrici ci conducono in un viaggio surreale tra sogno e finzione, dove l'umano incontra lo straordinario.
Marcos Morau è nato a Valencia nel 1982 e si è formato in fotografia, movimento e teatro tra Barcellona, Valencia e New York. Costruisce mondi e paesaggi immaginari dove il movimento e le immagini si incontrano e si mischiano. È un artista multidisciplinare: abbraccia la danza, la fotografia e la drammaturgia. Per più di dieci anni Marco Morau ha guidato la La Veronal nei panni di direttore, coreografo, set deisgner, costumi e luci. Ha viaggiato per il mondo presentando i suoi lavori in vari festival, teatri e in contesti internazionali come Théâtre National de Chaillot a Parigi, la Biennale di Venezia, Festival d'Avignon, Tanz Im August a Berlino, il Roma Europa Festival, il SIDance Festival a Seoul e Sadler's Wells a Londra. Oltre al suo lavoro per La Verona, Marcos Morau ha lavorato come visiting artist per varie compagnie e teatri in giro per il mondo dove ha sviluppato nuove opere, sempre caratterizzate da un miscuglio di arti performative e danza.
Il linguaggio di Morau è un’eredità di movimento astratto e teatro fisico: un potete linguaggio corporeo basato sulla completa distruzione di tutta la logica organica, dove si dismembra il movimento e lo si trasforma in un’identità unica.
Morau immagina un futuro fatto di nuovi formati e nuovi linguaggi dove le linee tra opera, danza e teatro fisico sono quasi inesistenti, trovando nuovi modi per esprimere e comunicare nel mondo contemporaneo, fatto di momenti turbolenti e cambiamenti continui.