THE BEAT OF FREEDOM
Marta Cuscunà
THE BEAT OF FREEDOM
Marta Cuscunà
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reading di Marta Cuscunà dal libro “Io sono l’ultimo. Lettere di partigiani italiani” curato da Giacomo Papi, Stefano Faure e Andrea Liparoto.
Vincitrice del Premio Scenario per Ustica 2009 e del Premio Last Seen 2012, Marta Cuscunà è una delle attrici-autrici più interessanti della scena teatrale italiana. Quando Annita Malavasi, la partigiana “Laila”, ha cominciato a parlare d’amore ci teneva soprattutto a dire una cosa: “fu tra i partigiani che, per la prima volta, uomini e donne ebbero pari dignità e che l’uguaglianza sancita dalla Costituzione a guerra finita, non fu un regalo ma una conquista e un riconoscimento”. La sua testimonianza fu pubblicata su “D - La Repubblica”. Poi arrivarono molte lettere. Alcune erano di vecchi partigiani, e parlavano d’amore. Il lavoro della Cuscunà parte proprio da queste missive, scritte dai partigiani e raccolte nel libro: “Io sono l’ultimo. Lettere di partigiani italiani”. Una collezione di esperienze che delinea il profilo di un’autobiografia collettiva di ragazzi accomunati dall’aver condiviso un tempo e un Paese, che a un certo punto sentirono l’esigenza di
cambiare. Perché i partigiani, prima di tutto, erano giovani. Si innamoravano, scoprivano di avere paura e coraggio. La libertà era nei monti, per la prima volta riuscivano a sentirla e picchiava nella testa. La libertà come pulsazione, come battito che scuote. Un ritmo nuovo, che sconvolge e che parla di giovinezza e ribellione. Un racconto corale dedicato ai ragazzi e alle ragazze di oggi, sul sogno rock di un’Italia di persone libere e uguali nei diritti. Scrive a proposito di rock Patti Smith: “Quando dico rock’n’roll non voglio dire un gruppo che suona canzoni, dico un’intera comunità che passa per il suono, il ritmo e lo scambio di energia. Una sorta di sentire comune. Il senso di essere insieme in qualcosa di unico”.