METASYSTEMS
James Batchelor
METASYSTEMS
James Batchelor
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coreografo James Batchelor
artista visivo Madeline Beckett
performer
Emma Batchelor
James Batchelor
Madeline Beckett
Amber McCartney
architetto consulente
Anna Tweedale
in collaborazione con
Melbourne Dance House
Una performance urbana che analizza le interazioni tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda. L’azione, fisicamente impegnativa e ritmicamente ipnotica, agisce sullo spazio che viene simultaneamente costruito e decostruito dal performer. Traducendo i processi che avvengono nei cantieri edili in linguaggio coreografico, James Batchelor produce un cambiamento concreto in ogni luogo che va ad abitare. Tutto sembra funzionare secondo una formula matematica, definendo l’assoluta purezza della disposizione di singoli elementi all’interno dello spazio d’azione. Due dei quattro interpreti svolgono una duplice funzione, da una parte aiutano gli altri a posizionare i mattoni nella piazza, dall’altro agiscono intorno alle righe e le pile di mattoni che delimitano lo spazio. I loro sono movimenti precisi, in perfetto dialogo con le forme create collocando gli oggetti a terra. “Metasystem” è una potente riflessione su tempo e spazio. Senza la musica ma facendosi guidare dal tonfo costante di mattoni che cadono a terra i performer danzano restando in ascolto dell’altro. L’impianto all’apparenza asettico della loro relazione, segnata solo dalla comunanza di un lavoro ben svolto, diventa emotiva nella fase finale. A dichiarare il bisogno costante nell’uomo non solo a identificarsi con quello che fa ma soprattutto con quello che è.
“Metasystems” analyses our human interactions with the environment from the individual to the universal. “Metasystems” is an observation of the rapidly evolving landscape we inhabit. Through the documentation and translation of the processes taking
place at the construction site, “Metasystems” is a subtle yet detailed choreography of linear and rhythmic constructions, an assemblage of concrete with the human body. This physically demanding and rhythmically hypnotic work creates the awareness of a world in flux, a space that is simultaneously being constructed and deconstructed.