Ideazione e interpretazione Marta Navaridas, Alex Deutinger Suono Stefan Ehgartner Disegno luci Peter Thalhamer Osservatori esterni Frans Poelstra e Monika Klengel Distribuzione Sophie Schmeiser Ispirato dalla biografia di Lady Diana Spencer, il lavoro propone con originale ironia una riflessione sulla complessa relazione tra privacy e notorietà, tra il diventare un’icona e il competere con aspettative dettate da un sistema sociale, culturale, mediatico. Caustici, spiazzanti, iconoclasti, Marta Navaridas e Alexander Deutinger ribaltano tutti i luoghi comuni, crendo un’opera pop dal forte impatto visivo. In “Queen of Hearts” i due performer osservano più da vicino il mito della Principessa Diana, vista a seconda dei casi come emblema di stile, principessa pop, diva del jet set, ma anche come ribelle, vittima e voce degli oppressi. I due performer si chiedono quindi se si tratti di una madre, di una dea o piuttosto dell’ultimo performer pubblico, e rivivono la sua storia, indagando la pubblica esposizione di affari pubblici e privati manipolati, simbolo di strutture di potere interiorizzate. La performance fa parte della serie “Iconic Rhetorics”, in cui Navaridas & Deutinger rivisitano icone globali come Barack Obama (“The People’s President”, il “Presidente del Popolo”), Lady Diana (“The People’s Princess”, la “Principessa del Popolo”) e Francesco I (“The People’s Pope”, il “Papa della Gente”). In ”Queen of Hearts”, translators and performers Marta Navaridas & Alex Deutinger take a closer look at the myth of Princess Diana. Style-icon, pop-princess, jet-set diva? Rebel, victim, voice of the oppressed? Mother, saint, goddess? The ultimate public performer? Navaridas & Deutinger revive Princess Diana as a modern day projection surface, questioning the manipulative display of private and public affairs and the symbolic value of inherited power structures. Supported by the AUSTRIAN PERFORMANCE NETWORK (APN) Guest Performance Fund, which is funded by the Arts and Culture Division of the Federal Chancellery of Austria.