Ispirato ad uno dei racconti de Lo cunto del li cunti di Giambattista Basile, un piccolo capolavoro di animazione nostrano, vincitore di 2 David. Una fiaba nera e visionaria che, pur fedele all’originale, lo rilegge in chiave moderna, mettendo sotto indagine i problemi di una città splendida e dura come Napoli, rendendola uno dei veri protagonsiti della vicenda. Mia vive appunto a Napoli, e sta passando un’infanzia difficile: suo padre, armatore illuminato, benefattore della città, è rimasto vittima di un complotto del perfido Salvatore Lo Giusto o’ Rre, capo della criminalità organizzata. Rimasta orfana, Mia vive su una nave ancorata nel porto, in balìa delle angherie della matrigna, complice dell’omicidio del marito, e di sei fratellastri: sono loro ad averle affibbiato il perfido soprannome. Ma Mia progetta vendetta, decisa a mettere fine alla sua infelice condizione e liberare la sua città dal monopolio del malavitoso o’ Rre.