Dal 27 ottobre al 5 novembre sarà in residenza artistica negli spazi del CSC per proseguire la propria ricerca intitolata PLY, ispirata alla trilogia degli antenati di Italo Calvino. Non è previsto sharing. "Il mio progetto PLI è emerso durante una lettura della trilogia magico-realistica de I nostri antenati di Italo Calvino, ed è cresciuto con la lettura dell'entusiasmante testo di Gilles Deleuze, in cui l'autore descrive l'epoca barocca dal punto di vista di Gottfried Wilhelm Leibniz. L'idea di partenza mi ha portato a creare la performance Ply, tenendo a mente il sottile confine tracciato da Calvino tra fiction e non-fiction, e dal bisogno di Leibniz di riflettere su una realtà che, per ciascun essere umano, è sempre trascendente" Queste le riflessioni di Viktor Černický sul suo nuovo progetto PLI, in bilico tra danza, circo e performance. In questa riflessione fisica sulla filosofia di Leibniz, il performer si getta in uno schizofrenico tentativo di ricostruzione dell'universo. Che sia architettura dello spazio o design dei pensieri, PLI mette a confronto queste fragili strutture con le infinite dinamiche umane. Il tutto in uno spazio che sostituisce la robustezza e la ricchezza tipica del barocco con modestia e minimalismo, mentre i motivi si accumulano come arabeschi barocchi.