MULJIL
Elephants Laugh
MULJIL
Elephants Laugh
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Uno spettacolo che toglie il fiato, mentre immerge in cabine trasparenti colme d’acqua i suoi protagonisti e pone davanti agli occhi dello spettatore la più stretta attualità, attraverso una tradizione coreana quasi sconosciuta in occidente. La parola Muljil del titolo, fa riferimento alle Haeneo, le donne-sub dell’isola di Jeju Island, in Corea, che sfidano la morte almeno due volte ad ogni immersione. Da questa oscillazione tra vita e morte parte la riflessione dell’autore, sul tema della sopravvivenza come sfida universale, e condivisa: “benché separati come isole, siamo tutti nello stesso mare”. E proprio dall’immagine del mare e dalla consapevolezza di essere tutti legati dal filo rosso del destino, viene un altro livello di approfondimento: dopo l’incontro con alcuni rifugiati, pressoché invisibili al di fuori dei centri di accoglienza, il coreografo rivede anche in loro lo stesso rischio e la stessa tenacia delle pescatrici, e decide di proseguire la ricerca sul tema del pregiudizio e dell’inclusione, sottolineando come nessuno abbia voce in capitolo sulle proprie condizioni di nascita, e che se l’inclusione o l’esclusione dalla società sono decise dal caso, tutti sono in balia della fortuna... La compagnia coreana Elephants Laugh crea performance per comunità e luoghi specifici, e si concentra sull’ampliamento del ruolo dello spettatore, creando performance multidisciplinari che richiedono una partecipazione attiva del pubblico presente.