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ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO / CORO LIRICO LI.VE.

Carmina Burana

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO / CORO LIRICO LI.VE.

Carmina Burana

04 Agosto 2023 | 21.00
PalaBassano,
Bassano del Grappa
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Prezzo: € 22.00

Accessibilità



Luogo alternativo
in caso di maltempo
CMP Arena, Via Cà Dolfin, 60, Bassano del Grappa

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Carmina Burana è il titolo (non originale) di una raccolta di componimenti poetici medievali ritrovata in Alta Baviera, nel 1803.
𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢𝗥𝗡𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗟𝗨𝗢𝗚𝗢  A causa del previsto maltempo, l'evento andrà in scena alla CMP Arena / PalaDue, in Via Cà Dolfin, 60, a Bassano del Grappa.
Qui la posizione GMaps: https://goo.gl/maps/CjSLbfKWPL4ugHHr8 

Coproduzione del Festival

Carmina Burana di Carl Orff
CANTIONES PROFANAE
Cantoribus et choris cantandae comitantibus
instrumentis atque imaginibus magicis

Fortuna Imperatrix Mundi
I. Primo vere
Uf dem anger
II. In Taberna
III. Cour d’amours
Blanziflor et Helena
Fortuna Imperatrix Mundi

maestro concertatore e direttore
Marco Angius
Solisti
Marina Monzò soprano
Nikolai Zemlianskikh baritono
Federico Fiorio controtenore
Orchestra di Padova e del Veneto
Coro Lirico Veneto
maestro del coro Giuliano Fracasso
Coro di voci bianche “Cesare Pollini”
maestro del coro Marina Malavasi

Coproduzione Operaestate Festival,
Comune di Padova,
Comune di Treviso,
MusicaRivaFestival

Opera monumentale e di grande suggestione, dato l’impie­go di un notevole organico alle prese con sonorità primi­tive ed energici ritmi percussivi, i Carmina Burana vennero composti tra il 1935 e il 1936, ispirati da 24 poemi tra quelli trovati nella raccolta medievale omonima del XII secolo e rielaborati dal compositore stesso. Rimangono fra le po­che pagine della letteratura musicale colta del ‘900, familiari a tutti, sia per le numerose incisioni, sia per gli innumerevoli utilizzi in cinema e in televisione, imponendosi come un grande classico del Novecento.

I canti furono scritti in un misto di latino, tedesco medievale e occitano dai Goliardi, un gruppo di poeti-musicisti com­posto da studiosi e studenti ecclesiastici che celebravano con umorismo goliardico le gioie dell'osteria, la natura, l'a­more. Orff fu attratto in particolare proprio dalla varietà degli argomenti trattati nei canti, e strutturò l’opera in un prologo, cinque parti e un finale: il Prologo, Fortuna impe­ratrix mundi ("Fortuna, imperatrice del mondo"), nel quale è presente la celeberrima O Fortuna; la prima parte, Primo vere ("In primavera"), in cui si celebra l'aspetto lieto della primavera, la seconda parte: Uf dem Anger ("Nel prato"), nel quale compaiono brani in antico alto tedesco; la terza parte: In taberna ("All'osteria"), comprendente brani ispirati dalla vita sregolata dei clerici vagantes, il gioco d'azzardo, il buon bere e il ben mangiare; la quarta parte, Cour d'a­mours ("La corte d'amore"), che contiene brani che inneg­giano all'amore; la quinta parte, Blanziflor et Helena ("Bian­cofiore ed Elena"), che segna la conclusione della parte precedente e il finale, Fortuna imperatrix mundi, che ripete il brano iniziale.

Dopo il grande successo ottenuto da quest’opera, Carl Orff rinnegò tutte le composizioni precedenti, affermando che il suo catalogo dovesse iniziare proprio dai Carmina Burana. Riteneva infatti di aver raggiunto con quest’opera uno stile personale e definito, caratterizzato da un’osses­siva insistenza ritmica, da una scandita declamazione e da un primitivismo espressivo. Oltre a una tensione oggettiva dei materiali sonori, nei Carmina Burana Carl Orff avviò an­che un’affascinante ricerca di arcaismi strumentali e vocali, reminiscenze gregoriane e trasparenti soluzioni timbriche, inaugurando una sorta di «stile sinfonico per coro», in un’o­pera arcaico-moderna che alterna oasi di pace a momenti di percussiva sonorità.

Protagonisti della nuova produzione, l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius con il Coro Lirico Veneto diretto da Giuliano Fracasso, il Coro di voci bian­che “Cesare Pollini” diretto da Marina Malavasi. Completa­no la compagnia: tre solisti di gran classe come il soprano spagnolo Marina Monzò, il baritono russo Nikolai Zem­lianskikh e il controtenore veronese Federico Fiorio, tutti artisti già presenti nei cartelloni dei più celebri teatri lirici internazionali.