I SOLISTI VENETI
I Solisti Veneti - Concerto classico
I SOLISTI VENETI
I Solisti Veneti - Concerto classico
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Direttore Giuliano Carella
Tomaso Albinoni
Concerto in fa maggiore op. 5 n. 2 Allegro , Largo , Allegro assai
Antonio Vivaldi
Concerto in la minore RV 419 Allegro, Andante, Allegro
solista Giuseppe Barutti violoncello
Giuseppe Tartini
Concerto in la maggiore D 96 Allegro, Adagio, Presto, Largo andante
Lucio Degani violino
Antonio Vivaldi
Sinfonia “L’Olimpiade” RV 725
Baldassare Galuppi
Concerto in do maggiore (Allegro non tanto), Largo, Allegro
Roberto Loreggian clavicembalo
Johann Sebastian Bach
Concerto in re minore BWV 1043 Vivace, Largo, ma non tanto, Allegro
Lucio Degani, Enzo Ligresti violini
Prenotazione consigliata
Un prezioso avvenimento musicale unisce la celebre orchestra de I Solisti Veneti in un programma d’eccezione, ambientato in una splendida villa veneta: Villa Dolfin Boldù di Rosà.
Fondati nel 1959, dal maestro Claudio Scimone, I Solisti Veneti da allora hanno tributato all’arte della musica e a quella veneta in particolare, un omaggio costante e di grande successo. Un impegno che continua ora con il direttore Giuliano Carella, già allievo dello stesso Scimone, impegnato nel dare continuità alla straordinaria eredità del grande Maestro.
Il concerto vedrà l’esecuzione di pagine musicali dai grandi compositori del barocco veneziano: dal Concerto op. 5 n. 2 di Tomaso Albinoni, stupendo esempio dello stile veneziano più puro, dove comincia ad emergere il violino solista in chiave virtuosistica. Di Giuseppe Tartini, uno dei suoi concerti più celebri ed eseguiti: il Concerto D 96 per violino e archi, dall’intenso pathos e dal marcato virtuosismo violinistico. Non poteva mancare Antonio Vivaldi con due composizioni: la Sinfonia dall’opera “L’Olimpiade” e il Concerto per violoncello e archi RV 419, di rara fantasia inventiva ed eccezionale sensibilità timbrica. Altro compositore veneto: Baldassarre Galuppi, che spicca per la sua vasta produzione operistica ma anche per le sue composizioni per clavicembalo, il suo strumento prediletto. Per finire con il Concerto per violino e orchestra BWV 1043 di Bach che ci regala la più sublime altezza del suo genio e dove è evidente la vicinanza con lo stile di Vivaldi.