Anteprima Teatro 2019
Il teatro a Bassano presenta le nuove creazioni, alcune in prima assoluta, di grandi interpreti della scena nazionale. Apertura il 19 luglio con Marco Baliani e il nuovissimo Una notte sbagliata. Baliani, ha fatto della narrazione la chiave di volta di una rivoluzione che dalla fine degli anni ‘80 ha cambiato il modo di fare teatro e ora sperimenta un’altra tappa di ricerca di quello che chiama teatro di post-narrazione. Il 23 luglio altra grande interprete del teatro italiano: Giuliana Musso con un’altra novità assoluta: La scimmia liberamente ispirato a Una Relazione per un’Accademia di Franz Kafka, coprodotto dal festival. Storia di una rinuncia drammatica all’intelligenza del corpo, al sapere dell’esperienza e dell’emozione, da un Franz Kafka che scrive mentre i nazionalismi fanno tremare le vene dell’Europa .
Ancora una coproduzione del festival il 2 agosto: un inedito Giulio Casale in Le Notti Bianche tratto da Fedor Dostoevskij. Storia giovanile e delicatissima, una favola moderna sulla potenza creatrice del sogno e sui suoi rischi, nell’adattamento dello stesso Casale e con la regia di Marta Dalla Via. Una sfida speciale per il grande interprete del teatro canzone qui nelle vesti di autore e interprete.
L’8 agosto è la volta di Marta Cuscunà e del suo recentissimo Il canto della caduta, liberamente ispirato al mito del regno di Fanes. Un grande talento della nostra scena, artefice di un teatro impetuoso e coinvolgente racconta la fine del regno pacifico delle donne e l’inizio di una nuova epoca del dominio e della spada. La presenza di robot analogici e l’uso di un joystick realizzano una sinergia virtuosa tra arte e tecnologia.
Molti altri poi gli artisti del teatro (insieme con quelli della musica) che incontreremo tra i paesaggi delle città palcoscenico, incaricati di nuove creazioni dove la sintonia e la partecipazione delle comunità locali è centrale. Artisti che dall’incontro e dall’ascolto distilleranno e si faranno ispirare per restituire, interpretare, illuminare la storia e il presente di un particolare che diviene universale.
Ancora una coproduzione del festival il 2 agosto: un inedito Giulio Casale in Le Notti Bianche tratto da Fedor Dostoevskij. Storia giovanile e delicatissima, una favola moderna sulla potenza creatrice del sogno e sui suoi rischi, nell’adattamento dello stesso Casale e con la regia di Marta Dalla Via. Una sfida speciale per il grande interprete del teatro canzone qui nelle vesti di autore e interprete.
L’8 agosto è la volta di Marta Cuscunà e del suo recentissimo Il canto della caduta, liberamente ispirato al mito del regno di Fanes. Un grande talento della nostra scena, artefice di un teatro impetuoso e coinvolgente racconta la fine del regno pacifico delle donne e l’inizio di una nuova epoca del dominio e della spada. La presenza di robot analogici e l’uso di un joystick realizzano una sinergia virtuosa tra arte e tecnologia.
Molti altri poi gli artisti del teatro (insieme con quelli della musica) che incontreremo tra i paesaggi delle città palcoscenico, incaricati di nuove creazioni dove la sintonia e la partecipazione delle comunità locali è centrale. Artisti che dall’incontro e dall’ascolto distilleranno e si faranno ispirare per restituire, interpretare, illuminare la storia e il presente di un particolare che diviene universale.
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