Carolyn Carlson in scena a Bassano
Carolyn Carlson al Teatro Remondini di Bassano il 17 luglio con Short stories: uno spettacolo che riunisce tre coreografie della Carson, in una delle quali la grandissima coreografa è impegnata anche come interprete.
Autrice, danzatrice, e viaggiatrice in continua ricerca, la Carson si è mossa dalla compagnia di Alwin Nikolais di New York a quella di Anne Béranger in Francia, dall’Opéra di Parigi alla Biennale di Venezia a Roubaix: una "portatrice di poesia" in costante movimento.
Un cammino che l’ha portata fin dentro l’effimero, a immergersi in piccole storie. SHORT STORIES è il titolo della serata, che si apre con il duo All that falls, con Céline Maufroid e Juha Marsalo, ispirato a «Il Profeta» di Khalil Gibran che predica amore e tolleranza tra gli individui. Un uomo e una donna, costruiscono la loro relazione come un albero della vita, pazientemente, asse dopo asse, realizzano il simbolo della costruzione dell’amore.
A seguire Immersion, dove la stessa Carson sarà sola in scena, incarnando il gesto puro e unico come un’espressione del movimento acquatico nella sua metamorfosi infinita. Al suono delle onde, la coreografa s’immerge nella sua fluidità, nella sua intensa presenza dalle profondità insondabili.
Per concludere con Mandala, interpretato da Sara Orselli, in un solo che affascina lo spettatore con il suo ritmo ipnotico, accompagnato dalla musica intensa di Michael Gordon. Manifestazioni geometriche dalle origini misteriose, appaiono come un messaggio emesso da una forza dello spirito, forse venuta da altrove, e sembrano volerci ricordare le forze sconosciute che ci circondano.
Autrice, danzatrice, e viaggiatrice in continua ricerca, la Carson si è mossa dalla compagnia di Alwin Nikolais di New York a quella di Anne Béranger in Francia, dall’Opéra di Parigi alla Biennale di Venezia a Roubaix: una "portatrice di poesia" in costante movimento.
Un cammino che l’ha portata fin dentro l’effimero, a immergersi in piccole storie. SHORT STORIES è il titolo della serata, che si apre con il duo All that falls, con Céline Maufroid e Juha Marsalo, ispirato a «Il Profeta» di Khalil Gibran che predica amore e tolleranza tra gli individui. Un uomo e una donna, costruiscono la loro relazione come un albero della vita, pazientemente, asse dopo asse, realizzano il simbolo della costruzione dell’amore.
A seguire Immersion, dove la stessa Carson sarà sola in scena, incarnando il gesto puro e unico come un’espressione del movimento acquatico nella sua metamorfosi infinita. Al suono delle onde, la coreografa s’immerge nella sua fluidità, nella sua intensa presenza dalle profondità insondabili.
Per concludere con Mandala, interpretato da Sara Orselli, in un solo che affascina lo spettatore con il suo ritmo ipnotico, accompagnato dalla musica intensa di Michael Gordon. Manifestazioni geometriche dalle origini misteriose, appaiono come un messaggio emesso da una forza dello spirito, forse venuta da altrove, e sembrano volerci ricordare le forze sconosciute che ci circondano.
OPERAESTATE FESTIVAL, CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Danza
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