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ALICE DISAMBIENTATA

Ilaria Dalle Donne

ALICE DISAMBIENTATA

Ilaria Dalle Donne

28 Agosto 2013 | 23.00
CSC Garage Nardini,
Bassano del Grappa
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Prezzo: € 2,50


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FINALISTA PREMIO SCENARIO 2013 Darsi per un po’ di tempo il nome di Alice aiuta a descrivere la situazione attuale: interrotta, sospesa, immutabile, senza prospettiva, fuori misura. Il Bianconiglio è morto e ora Alice è fuori controllo. Disambienta perché confonde, allontanata perché spaventa, divisa perché ferisce, arrabbiata perché fa arrabbiare... è salita sul Ring per affrontare il suo ultimo corpo a corpo: otto Round per una vita!
IL CONIGLIO È MORTO L’OROLOGIO DA TASCHINO RUBATO LA PELLICCIA BIANCA SPORCA DI SANGUE LE ZAMPE PIENE DI TERRA LA LEPRE SPARATA IL CAPPELLAIO SENZA TEMPO IL CAPPELLAIO ALLA RICERCA DEL TEMPO ASPETTA IL BRUCO È DIVENTATO FARFALLA MA LA FARFALLA DOPO 3 GIORNI MUORE LA REGINA SOFFOCATA DALLE CARTE MA LE CARTE SONO SOLO CARTE IL CUORE DELLA REGINA DI CUORI TOLTO DAL PETTO THE CLOCK TICK TOCK ON THE MANTELPIECE AND I WANT AND I FEEL AND I KNOW AND I TOUCH YOUR WARMTH L’OROLOGIO DEL CONIGLIO DOV’È ALICE ON STAGE 1 ROUND ALICE ON STAGE 2 ROUND ALICE ON STAGE 3 ROUND MAI NEL POSTO GIUSTO MOVIMENTO MANGIA BISCOTTI BRUCIA GRAFFIA|SPARA COLPI|FINGE DI NON CAPIRE DISAMBIENTATA Alice è un pretesto per dire in modo laterale. Darsi per un po’ di tempo il nome di Alice aiuta a descrivere la situazione attuale. Periodo definito dall’incertezza materiale che è solo specchio di un’infinita incertezza interiore. Non vuole essere un’analisi psicanalitica o generazionale forse nemmeno politica. Scegliere Alice significa uscire dal tempo e dallo spazio vivere un mondo senza coperture dove tutto sembra casuale dove la malattia è normalità dove il vero è crudele e trova sfogo senza paura. Non c’è più niente da addolcire perché non c’è più niente. Lei è senza sistemi simbolo di movimento e ricerca. È l’emblema del più grande e devastante problema dell’oggi cioè il bisogno di definire e di localizzare le proprie origini. Alice parla con il linguaggio dei simboli, passa sotto pelle attraversando le vene come eroina. Disambienta perché è disambientata. Allontana perché fa paura, divide perché è divisa, fa arrabbiare perché è arrabbiata. Alice è sempre di proporzioni sbagliate. Il concetto di spazio immutabile non c’è più e con lui svaniscono le sicurezze. Il pericolo di cadere è sempre presente. Alice non può sopravvivere. Lei può solo vivere perché la sensazione di morire è sempre presente. IN HEAVEN EVERYTHING IS FINE Ilaria Dalle Donne attrice e performer. Nata a San Giovanni Lupatoto. Dal 2005 è stata attrice nelle produzioni di Babilonia Teatri contribuendo all’organizzazione e alla costruzione degli spettacoli. Dal 2012 ha iniziato un percorso totalmente autonomo, salto nel vuoto nel linguaggio teatrale. Sceglie di non darsi un nome altro perché la ricerca che sta svolgendo vuole diventare la sua identità in scena. Movimento dissociato, azione rigorosa e disciplinata come quella di un atleta, parole che vogliono dire scivolando lateralmente a gran velocità come lame affilate che non fanno sentire il dolore del taglio.